Surgery
Reset

2012, Altipiani
Alternative Metal

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 08/06/12

Prendete i chitarroni dei Rammstein, prendete una drum machine che spara colpi stile tecno anni ’90, e grossomodo avrete i Surgery, band capitolina in attività dal 2000.


Il loro ultimo lavoro “Reset” potrebbe lasciar spiazzati coloro che sono abituati ad ascoltare il metal più canonico: il loro stile è più vicino a quello dei Combichrist (o meglio, sono i Combichrist a somigliare un po’ a loro, dato che si son formati nel 2003), solo un po’ meno violento e con una chitarra in più. Altro elemento straniante, almeno all’inizio, è il cantato in italiano della maggior parte dei pezzi; non è assolutamente un difetto, anzi: la stesura dei testi è davvero di buon livello, e la voce cavernosa e possente di Daniele Coccia, in coppia con quella di Cristina, ha la capacità di magnetizzare l’attenzione e di interpretare bene i testi.


Come dicevamo, “Reset” potrebbe lasciar spiazzati: una batteria elettronica martellante ed effetti più vicini ad un certo ambiente elettronico / tecno trance, uniti a spazzi di scream e chitarre prettamente metal non è cosa per tutti i palati, ma ascolto dopo ascolto, se si è abbastanza recettivi e propensi per le contaminazioni sonore, i Nostri riescono a catturare l’attenzione, anche quando scoprono le carte in tavola e presentano una loro rielaborazione di “The Metro” dei Berlin, storica formazione Synthpop anni Ottanta (celebre la loro partecipazione per la colonna sonora del film “Top Gun”). Tutto ciò per affermare che i Surgery sono null’altro che l’evoluzione e l’estremizzazione della Dark Wave di trent’anni addietro, ma con cognizione di causa. Il disorientamento iniziale fa spazio infatti ad un apprezzamento generale del lavoro proposto, in quanto i Surgery riescono nell’intento di creare un sound caratteristico e personale.


“Reset” non piacerà ai puristi dell’elettronica, né tantomeno ai puristi del metal, ma siamo sicuri che farà proseliti tra coloro che gradiscono le contaminazioni e gli esperimenti arditi. Non un capolavoro, ma buono quanto basta per non passare inosservato.





01. Reset
02. Fino All'Ultimo Respiro
03. Enemy Domine
04. Il For An Eye
11. Habitat
12. Mercalli
13. Enemy Domine (A Girl And A Gun In A Club - Remix By Nachtmahr)
14. Habitat (Melt Remix By Sebastian Komor)

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