Alan Simon
Excalibur - The Origins

2012, Babaika Productions
Folk Rock

Terzo e ultimo capitolo della grande saga creata da Alan Simon
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 02/07/12

E con immenso piacere siamo a vergare le prime parole di un artista che seguiamo da lungo tempo. Lui si chiama Alan Simon ed è protagonista di una delle saghe discografiche più avvincenti del panorama folk rock: "Excalibur". E’ paradossale, ma il primo disco di cui SpazioRock si sta occupando è anche l’ultimo dell’epopea, il terzo e conclusivo atto che ci riporta alle origini del mito, quando il mondo celtico oltrepasserà le frontiere della grande Europa, tremila anni or sono.


Avremo tempo e luogo per dedicarci alle due uscite precedenti, vi anticipiamo che il primo episodio è piuttosto acerbo ma godibile, il secondo un vero gioiello sul quale anche EMI Music ha messo le mani e il terzo… beh, "The Origins" è senz’altro il disco più maturo dei tre. Per battezzare al meglio il nuovo capitolo, Alan ha creato un concept che racconta la favolosa migrazione dei Celti attraverso le gesta del giovane capo clan Dun Aengus (interpretato dal nostro Roberto Tiranti), che insieme al suo popolo andrà alla ricerca di una terra verde e fertile. Da qui, le origini del mito.

 

Il disco ha una fortissima componente di musica celtica, di vera musica celtica, quella che nasce in Scozia e in Irlanda; soltanto in un secondo momento interviene la matrice rock, che in svariati punti è spiccatamente progressiva. Per chi ancora non conosce "Exalibur", avrà il piacere di venire a conoscenza del fatto che si tratta di una rock opera che ospita tanti pezzi grossi, qualche nome? Moya Brennan dei Clannad, Martin Barre dei Jethro Tull, Cècile Corbel, John Helliwell dei Supertramp, i Fairport Convention, John Wetton degli Asia e molti altri. Tali nomi e tali premesse difficilmente possono portare a qualcosa di convenzionale, e il popolo italiano sarà orgoglioso di sapere che ci sono tre fondamentali attori protagonisti: il già menzionato Roberto Tiranti, Marco Canepa e Marco Fadda. Il primo canterà tre dei migliori brani (“Evil Day”, “The Legend Of Oisin”, “Fir Mhor”), e dirigerà il coro dei Batti Becchi, il secondo mixerà l’album oltre ad occuparsi di alcuni strumenti e suoni, il terzo si dedicherà alle percussioni.

Il disco ha un’impostazione prevalentemente cinematografica, e per produrlo sono stati fatti enormi sacrifici (si sente). I suoni sono straordinari, soprattutto quelli degli strumenti a corda, il connubio tra musica celtica e rock è credibile in quanto equilibrato e ascoltando la voce di Roberto Tiranti sui suoi pezzi appaiono chiare le motivazioni che hanno spinto Alan Simon a ufficializzare il nostro singer che originariamente avrebbe dovuto registrare soltanto alcune versioni di prova: la sua voce è miele. Che dire poi dell’incantevole ballata “The Promise” con Bruce Guthro dei Runrig o del più classico degli inni prog rock “The Lost Season”, interpretata da John Wetton, tutti straordinariamente arrangiati come gran parte dei diciannove pezzi presenti. Sarà infine interessante seguire la storia sul booklet, chiara e ben scritta a patto che abbiate un po’ di dimestichezza col francese, coi personaggi e rispettivi ruoli che si alternano uno dopo l’altro nel concept di natura storica.


E’ ora che l’Italia si svegli da quel torpore culturale che, in ambito musicale, è costretta da più di un secolo. La buona musica, la vera musica, è soprattutto quella che si costruisce su radici storiche, ben lontana dall’accozzaglia di suoni partorita da un reggimento di finti artisti contemporanei che, in nome e per conto dell’amore, ci propinano, un giorno si e l’altro pure, prodotti usa e getta accostabili ad assorbenti con le ali. Qui si parla di gente che sa di musica, che vive di musica, che mangia di musica: lasciatevi cullare dal questo carillon celtico misto rock, perchè vi ripagherà oggi e negli anni a venire…





01.The Origin Part I
02.Saman
03.Tamlah
04.Evil Day
05.Iron Age
06.Motherland
07.Skye
08.Beltaine
09.Incantations
10.The Promise
11.The Legend Of Oisin
12.The Origins Part II
13.Fame And Glory
14.Fir Mhor
15.Sacred Lands
16.Roma
17.The Lost Season
18.Dun Aengus
19.The Wind Of Celtic Dream

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool