Recensione a cura di Monica Manghi 

I Beyond The Bridge sono una giovane progressive metal band tedesca, attiva sin dal 2005 e nata da un'idea del chitarrista Peter Degenfeld e del tastierista Christopher Tarnow. La band ha appena debuttato con il primo studio album "The Old Man And The Spirit" un classico concept album prog metal un po' in stile Avantasia, che sarà sicuramente apprezzato dagli amanti del genere.

La storia di fondo è narrata da due voci, quella maschile di Herbie Langhans e femminile di Dilenya Mar e racconta della contrapposizione fra elementi terreni rappresentati dall'uomo (The Old Man) alla ricerca di se stesso, ed elementi ultraterreni di spiritualità rappresentati dalla donna (The Spirit). La storia che si dipana lungo tutta la tracklist è composta da brani dalla durata di circa sette minuti, come da copione del prog metal classico e solido alla Dream Theater, e alterna il parlato allo strumentale, cori, ritornelli epici e tempi dispari. Brani degni di nota sono "Triumph Of Irreality", "Where The Earth And Sky Meet", anche se è piuttosto difficile isolare un singolo brano da un lavoro così complesso e carico di atmosfere fantasy.

"The Old Man And The Spirit" ricalca tutti i crismi di un album prog metal che si rispetti. Gli arrangiamenti sono molto raffinati e curati e la tecnica dei musicisti è molto buona. L'originalità dei brani è discreta, le idee ai Beyond The Bridge non mancano anche se è un album poco immediato, che sarà apprezzato soprattutto dagli amanti del genere. I Beyond The Bridge sono una band di talento, sulla buona strada per fare bene nel panorama metal, quindi aspettiamoci di sentirne delle belle in futuro.