Con un moniker ed una cover di questo tipo, cosa ci si può aspettare dal debutto dei milanesi Kreativ In Den Boden se non una retromaniaca new wave ottantiana che guarda direttamente alla Germania geometrica dei Kraftwerk ed alla desolazione balcanica?
Nulla, difatti questo “Disco Suicide” è un disco di retromaniaca new wave ottantiana che guarda direttamente alla Germania geometrica dei Kraftwerk ed alla desolazione balcanica, con quel suo mood dandy annoiato ed aristocratico che aggiunge freddezza e desolazione al quadro di insieme (ascoltate “CLUB”). Il trio, negli effetti, è anche capace, e l’operazione riesce abbastanza felicemente anche grazie ad un certo senso di romantica decadenza (la fisarmonica sintetica di “Like The Waves Of The Sea”) e deliri cosmici ed ambientali (la conclusiva “Outher Space”, non a caso bonus track un po’ slegata dal contesto musicale)…tuttavia, alla fine del disco non è chiaro se per una mancanza di solidità da parte della band, oppure per questo sguardo perennemente rivolto all’indietro, tutto questo interesse scema man mano ci si avvicina alla conclusione dell’opera.
Buoni presupposti non del tutto appagati, quindi, perché qui sembra proprio mancare quel quid che possa rendere il tutto moderno e fresco. Se è dunque l’intransigenza ciò che andate cercando, col cuore ripieno di struggimento per la Yellow Magic Orchestra, allora andate pure sul sicuro con i Kreativ In Den Boden (con un nome così!). Tutti gli altri: märz decisa verso il prossimo disco!