Abbiamo lasciato i Titans Eve all’inizio dello scorso anno con il loro debut album, tal “The Divine Equal”, che aveva non poco sorpreso il sottoscritto. Il giovane quartetto canadese torna a distanza di dodici mesi con un nuovo disco e con la speranza di bissare quanto di buono fatto nel 2011.
Il nuovo lavoro si intitola “Life Apocalypse” e si snoda attraverso undici brani di moderno Thrash metal, sempre e comunque influenzato da molteplici stili musicali differenti. C’è da dire che, onestamente, quello che mi ha colpito di più (e purtroppo negativamente) è la parte cantata di Brian Gamblin. Sarà che un anno di distanza può far cambiare leggermene i gusti, ma l’ho trovata abbastanza al di sotto delle righe ed a tratti quasi snervante (poi si sa, questione di gusti). Nulla da dire invece per quanto riguarda la parte ritmica e musicale del platter, come sempre i nostri prodi canadesi riescono a sfornare un album frizzante e pieno di pregevoli spunti e assoli che non fanno altro che confermare la loro validità (per un esempio concreto ascoltatevi l’eccellente title track o l’openere “Destined to Die”). Velocità, potenza e tecnica la fanno da padroni, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che la band è solida e fermamente consapevole dei propri mezzi. Purtroppo però non è tutto rose e fiori come si suol dire, preso nel suo insieme l’album risulta essere un “more of the same”, un qualcosa che ad oggi, alle soglie del 2013, non riesce a convincere fino in fondo . Questo è l’unico asfissiante e pesante punto debole di “Life Apocalypse”
Pronti per diffondere il loro verbo in tutti i locali canades, i i Titans Eve, assieme ai connazionali Anvil, non convincono e non deludono, rimangono per così dire a galla, in attesa del terzo album che potrà essere al contempo l’iceberg che li affonderà o il trampolino di lancio definitivo che tanto agognano.