The Van Houtens
Flop!

2012, Face Like A Frog
Pop Rock

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 05/10/12

Hipster e simpatici. Mission Impossible, dite? Non se il vostro nome è The Van Houtens.  Innanzitutto: stiamo parlando di un duo, proveniente dalla ridente Verbania, costituito dai fratelli italo-britannici Alan e Karen Ramon Rossi, e che sono hipster basta vedere in faccia il buon Alan, capigliatura da Sergio Pizzorno e smorfia da Jarvis Cocker leziosamente annoiato. Che sono simpatici, invece, lo capiamo ascoltando lo swing’n’pop – in irresistibile britalian – di “John Ferrara & Betty Karpoff”, il rock’n’pop – powerizzato dal mandolino – di “Automatic Girl” e “Baby Don’t Lie”, il wave’n’pop – così elegantemente iconoclasta – di una “I Want To Tell You” o di una “1987 Souvenir”.

Al di là dell’evidente eredità acquisita dai Pulp nell’auto-recensirsi sin dalla scelta dei titoli dei brani, il nostro duo partorisce, con questo “Flop!” un disco melodioso, solare ed incredibilmente frizzante. Un parto conciso, fulminante e sorprendente, come quel coro di bambini che ti parte sul calypso (!) di “(It’s A) Beautiful Day” (canzone usata persino in uno spot di MacDonald’s), oppure sul violino che decora con eleganza la conclusione di “Paper Plane”, probabilmente la traccia più seria che la luminosità di questo inciso concede. Ed il bello di quest’opera è non solo il sorriso da ebeti che ci stampa in faccia per tutta la sua durata, ma anche l’autentica voglia di continuare ad ascoltare i brani della band fino alla fine, senza nessuna incertezza, sicuri che ogni canzone si rivelerà essere una piccola gemma in grado di instillarci una cospicua, quanto preziosa, dose di allegria.

Certo, magari la cristallinità della band è forse un poco eccessiva, quasi ingenua nello scoprirsi immediatamente, per cui il gioco, a successivi passaggi del disco, non risulta mai brillante come al primo giro, ma l’arte della malizia verrà sicuramente acquisita col tempo, mentre personalità, ironia e capacità melodica sono tratti che si devono avere sin dalla nascita, e per nostra fortuna i The Van Houtens, con quelle caratteristiche, ci si sono cuciti i pannolini.

E poi, con un pezzo in scaletta che si intitola “Tosa Come Back”, come si può anche solo pensare che il disco possa essere un “Flop”? E’, semplicemente, impossibile. Se siete alla ricerca di musica che possa rendere un po’ meno opprimente il grigio di un autunno oramai alle porte, approdate fiduciosi sulla spiaggia dei The Van Houtens, non ve ne pentirete affatto!




01. Automatic Girl
02. John Ferrara & Betty Karpoff
03. I Want To Tell You
04. Matala
05. (It’s A) Beautiful Day
06. Paper Plane
07. Tosa Come Back
08. Baby Don’t Lie
09. Waiting For The Sun
10. 1987 Souvenir

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