The 69 Eyes
X

2012, Nuclear Blast
Gothic

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 17/10/12

Il tempo passa per tutti, ma la buona musica, così come il vino d'annata, diventa sempre più gustosa. A tre anni di distanza dall'ottimo “Back In Blood” gli storici gothic rockers finlandesi The 69 Eyes tagliano il traguardo del decimo album, e lo fanno in grande stile, con un disco che condensa tutte le caratteristiche fino ad oggi apprezzate nel sound della band. Piacionerie gothic di reminiscenza elettronica, escursioni mai troppo convinte in territori hard rock, una patina tremendamente 80's a ricoprire il tutto come un manto di velluto nero: la formula dei vampiri di Helsinki è il canto ammaliante di una sirena che ciclicamente torna ad infestare le nostre notti solitarie.

Il vocione oscuro ma non troppo di Jyrki 69 non ha sicuramente bisogno di presentazioni: tra i tanti eredi del buon Andrew Eldritch (li conoscete i Sisters Of Mercy, vero?), il Nostro è sicuramente quello più credibile. Vuoi perché ogni ritornello firmato The 69 Eyes è una garanzia di successo, vuoi perché i testi di brani come “Love Runs Away” e “If You Love Me The Morning After” gettano uno sguardo dolceamaro su una relazione amorosa giunta al termine, donando a “X” un fascino più romantico e introspettivo rispetto alla spensieratezza del precedente full-length.

Certo, l'originalità non è proprio di casa da queste parti, ma questo lo sapevamo già... Quindi, se “Back In Blood” fu il disco della rivalsa, “X” rappresenta la consacrazione definitiva del quintetto. E poi, sono veramente poche le band che riescono a restare al passo coi tempi in questo genere, per cui diamo a Cesare quel che è di Cesare e torniamo a godere di questa oscurità preconfezionata ma estremamente consistente. Altro che saga di “Twilight”...





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