Violassenzio
Nel Dominio

2012, Alka Record Label
Alternative Rock

Recensione di Chiara Frizza - Pubblicata in data: 23/10/12

Concept interessante quello proposto dai ferraresi Violassenzio con “Nel Dominio”, il loro secondo album giunto alla pubblicazione alla fine di aprile 2012, dopo due anni di lavorazione. Nello specifico, il “dominio” di cui cantano è quello dei numeri, che troppo spesso finiscono per influenzare e controllare la nostra vita, che siano le cifre che compongono il proprio stipendio o quelle che appaiono sulla bilancia. Una critica alla società nella quale viviamo, fatta di ipocrisie e culto dell’apparenza, ma anche voglia di rivoluzione, di dare un taglio netto con i cliché degli ultimi vent'anni. Un viaggio nell’Italia dei controsensi che si snoda attraverso le quattordici tracce che compongono questo full-length, tra sonorità che ricordano il grunge e l’alternative rock dei primi Smashing Pumpkins (quelli di “Siamese Dream”, per intenderci), spolverate di elettronica e attimi di delicatezza che cullano l’ascoltatore per poi scuoterlo di colpo dal torpore che così come viene creato viene anche distrutto, nel giro di una manciata di secondi. Le chitarre si prestano alla voce, le ritmiche nette e definite ne seguono il crescendo  e le esplosioni (“La Storia Quando E' Numeri”, “Amo Chi Sogna”), si danno il cambio con il pianoforte e le tastiere (“E’ Un Paese Per Vecchi”) che danno quel tocco di personalità e carattere ai brani. Lento incedere ed aggressività si alternano e intrecciano, lasciano un angolo al rock psichedelico e alle atmosfere rarefatte e intime dell’acustico (“Nel Dominio Pt.1”) per arrivare alla chiusura dolce di “Solo Nei Sogni?”, una ballad indie-rock introdotta dal ticchettio di un orologio e dal dolce suono del pianoforte, poco disturbato dalla voce, qui bassa e quasi sussurrante, come fosse una ninna nanna… che invece di lasciare al mondo dei sogni riporta alla realtà, con un nuovo ticchettio e un simbolico suono della sveglia.

Prova più che convincente da parte di questo giovane gruppo italiano, al quale le idee e la voglia di innovazione non mancano. La parte strumentale è ben supportata dai testi oltre che dal cantato: versi semplici ma d’effetto, critici ma mai polemici e riflessivi quanto basta per indurre chi ascolta ad andare a fondo del concept presentato. Poesia dark e melodia rock fuse in un album a tratti angosciante e ad altri frustrante, qualcosa, insomma, che non lascia indifferenti. E lo scopo, in fondo, è proprio questo.



01. Conto Alla Rovescia
02. Rinchiusi In Una Scatola
03. Nelle Fabbriche
04. Per Un Re
05. La Storia Quando E' Numeri
06. Amo Chi Sogna
07. Nel Dominio Pt.1
08. Come Un Risveglio
09. Piano E Solo
10. Nel Buio Del Mio Salto
11. E' Un Paese Per Vecchi
12. Il Falso E' Andato Oltre
13. Nel Dominio Pt.2
14. Solo Nei Sogni?

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