Motörhead
The Wörld Is Ours - Vol. 2: Anyplace Crazy as Anywhere Else

2012, UDR Music
Hard & Heavy

Sono in giro da 37 anni e non sono mai cambiati... Per fortuna!

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 24/10/12

37 anni di onorata e roboante carriera. 37 anni passati sui palchi di mezzo mondo e più. 37 anni in cui il Jack Daniel’s ha contribuito a preservare l’essenza di Lemmy e dei suoi Motörhead. Nel corso dell’ultimo anno la band britannica ha rilasciato una corposa raccolta live “The Wörld Is Ours Vol. 1 – Everywhere Further Than Everyplace Else”, ed ora esce con il secondo volume, “The Wörld Is Ours - Vol. 2: Anyplace Crazy as Anywhere Else”.


Leggendo velocemente la scaletta del best of, sorge una domanda tanto scontata quanto spontanea e tutt’altro che fuori luogo : ce n’era davvero bisogno? La risposta è: no eppure sì. “No” perché la scaletta proposta non si discosta molto dal primo volume, “No” perché la tracklist in sé, attingendo dalle esibizioni delle edizioni 2011 del Wacken Open Air (la performance principale e più lunga), del Sonisphere Festival britannico (dedicata, tra l’altro, all’allora da poco scomparso ex chitarrista Wurzel) e del Rock In Rio, si è scelto di far comparire anche tre volte alcuni brani (“Overkill”, “Kill By Death”, “Over The Top”, “Going To Brazil”), creando così una certa ripetitività. “No” anche perché nell’edizione doppio CD in esame non si capisce perché le ultime due tracce dell’esibizione del Wacken sono state spostate nel secondo supporto, quando nel primo disco sarebbero potute tranquillamente entrare e completare quello che a tutti gli effetti costituisce la parte principale dell’offerta musicale.


Tuttavia, si accennava poc’anzi anche ad un perché, invece, “The Wörld Is Ours - Vol. 2: Anyplace Crazy as Anywhere Else” potrebbe risultare quantomeno interessante. È vero, c’è una ripetizione di brani, ma proprio perché eseguiti in contesti diversi si possono notare piccole sfumature che differenziano un’esibizione dall’altra. È vero, i live proposti hanno una scaletta non troppo dissimile da quella presentataci ad inizio anno col primo volume della raccolta, ma è indubbio che la performance del Wacken sia di gran lunga la migliore, non tanto per la voce di Lemmy, delle volte in affanno rispetto, ad esempio, al Sonisphere, quanto piuttosto per l’imponente, mastodontico muro sonoro imbastito dai Nostri e dalla portata emotiva a dir poco granitica.


Sarà retorico, sarà scontato, ma un live dei Motörhead è pur sempre un live dei Motörhead: robusto, roboante, granitico e sopra le righe. Sempre gli stessi da quasi otto lustri, proprio per questo si sa esattamente a cosa si va incontro, e non deve essere necessariamente considerato un difetto.





CD1:
Wacken Open Air – August 8, 2011 in Wacken, Germany

01. Iron Fist
02. Stay Clean
03. Get Back In Line
04. Metropolis
05. Over the Top
06. Rock Out
07. One Night Stand
08. The Thousand Names of God
09. I Know How to Die
10. The Chase Is Better Than the Catch
11. In the Name of Tragedy
12. Just ‘Cos You Got the Power
13. Going to Brazil
14. Killed by Death
15. Bomber

CD2:
Wacken Open Air – August 8, 2011 in Wacken, Germany (Encore)
01. Ace of Spades
02. Overkill


Sonisphere – July 10, 2011 at Knebworth House in Hertfordshire

03. Iron Fist
04. I Know How to Die
05. In the Name of Tragedy
06. Killed by Death
07. Ace of Spades
08. Overkill


Rock In Rio – September 25, 2011 in Rio De Janeiro, Brazil

09. Stay Clean
10. Over the Top
11. The Chase Is Better Than the Catch
12. Going to Brazil
13. Killed by Death

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