I Fullforce irrompono nuovamente sulla scena con un nuovo disco fresco fresco di produzione, tale “Next Level”, a distanza di soli diciotto mesi dall'uscita del debut album “One”. Il quintetto svedese composto da personaggi più o meno rinomati del mondo metal quali Mike Andersson (Cloudscape) alla voce, Stefan Elmgren (ex-Hammerfall) e Stefan Rosqvist alle chitarre, Tommy Larsson (ex-Heed) al basso e Anders Johansson (Hammerfall, ex-Yngwie Malmsteen) alla batteria, decide di dare una svolta al proprio sound e di virare verso lidi più melodici e canonici. Lasciate da parte le frivolezze e le complicazioni progressive del disco di debutto, i Nostri si buttano a capofitto in quello che è risultato in ultima analisi un lavoro di puro hard & heavy melodico, con meno fronzoli e decisamente più diretto e penetrante del predecessore.
“Next Level” si snoda attraverso tredici brani di ottimo hard rock ed heavy metal, la voce di Mike, calda e gradevole, ci fa sentire amici di lunga data della band, il songwriting è efficace e maturo (data la mole artistica dei personaggi vorrei ben vedere fosse il contrario) e la produzione è senza ombra di dubbio cristallina e potente al punto giusto. Le canzoni variano da mid tempo classici e quasi intuibili, a riff di puro heavy metal e ballad che più ballad non si può (assenti nel disco precedente). Non sarà difficile ritrovarsi a canticchiare qualche ritornello, o semplicemente fischiettare alcune parti (prendete “A Night to Remember”, la immagino come una canzone da cantare ai concerti tutti assieme appassionatamente, con le braccia rigorosamente alzate che si muovo all’unisono prima a destra e poi a sinistra). Cavalcate e sfuriate puramente metal si contrappongono a momenti placidi e riflessivi (“Smile At The World”) creando quella giusta varietà di brani che permettono ai fruitori del disco di non distrarsi ed annoiarsi.
I Fullforce, per quanto mi riguarda, centrano in pieno il bersaglio, producendo un album maturo, di spessore e convincente fino in fondo. Un album che di certo non inventa nulla, ma altrettanto sicuramente sbaglia pochissimo. Frizzante, penetrante e incisivo, “Next Level” è una squisita dichiarazione d’amore della band verso il metal in generale e l’hard rock, generi che, ultimamente, stanno perdendo di vista i veri valori.
“Next Level” si snoda attraverso tredici brani di ottimo hard rock ed heavy metal, la voce di Mike, calda e gradevole, ci fa sentire amici di lunga data della band, il songwriting è efficace e maturo (data la mole artistica dei personaggi vorrei ben vedere fosse il contrario) e la produzione è senza ombra di dubbio cristallina e potente al punto giusto. Le canzoni variano da mid tempo classici e quasi intuibili, a riff di puro heavy metal e ballad che più ballad non si può (assenti nel disco precedente). Non sarà difficile ritrovarsi a canticchiare qualche ritornello, o semplicemente fischiettare alcune parti (prendete “A Night to Remember”, la immagino come una canzone da cantare ai concerti tutti assieme appassionatamente, con le braccia rigorosamente alzate che si muovo all’unisono prima a destra e poi a sinistra). Cavalcate e sfuriate puramente metal si contrappongono a momenti placidi e riflessivi (“Smile At The World”) creando quella giusta varietà di brani che permettono ai fruitori del disco di non distrarsi ed annoiarsi.
I Fullforce, per quanto mi riguarda, centrano in pieno il bersaglio, producendo un album maturo, di spessore e convincente fino in fondo. Un album che di certo non inventa nulla, ma altrettanto sicuramente sbaglia pochissimo. Frizzante, penetrante e incisivo, “Next Level” è una squisita dichiarazione d’amore della band verso il metal in generale e l’hard rock, generi che, ultimamente, stanno perdendo di vista i veri valori.
