Marco D'Andrea
Everything I Have To Say...

2012, Autoproduzione
Hard & Heavy

Recensione di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 27/10/12

Dopo l’uscita del secondo album dei Planethard, “No Deal”, il chitarrista della band Marco D’Andrea si toglie un’altra soddisfazione in questo ricco 2012 pubblicando il suo primo disco solista “Everything I Have To Say…”. E come annuncia il titolo, il CD mette in mostra tutto ciò che il musicista ha da dire musicalmente parlando, facendo emergere le sue grandi doti tecniche.

Dieci brani strumentali  che trasudano non solo tecnica, ma anche emozioni. Riff potenti e assoli vorticosi costruiti su melodia ed istinto, trip musicali in cui si può chiudere gli occhi e viaggiare seguendo la direzione indicata dalle corde della chitarra di D’Andrea: questo è “Everything I Have To Say…”. La qualità delle canzoni è notevole e la prestazione dell’ascia dei Planethard raggiunge picchi altissimi, sia per l’esecuzione che per quanto riguarda la composizione (tutti i brani portano la firma di Marco D’Andrea). E allora largo a tracce trionfali e melodiose come “The Journey” ed “Esperanza”, alla contaminazione orientale di “Only A Prayer” e soprattutto “Sandstorm”, all’intensità di due lenti meravigliosi quali “Why” e “A Deep Breath” e alla coppia “Funk Me Baby”- “Is This Blues?”, un uno-due letteralmente incontenibile e straripante che porta D’Andrea ad esaltarsi con sonorità funky,hard rock’n’roll frenetico e soli travolgenti. 

Azzeccata anche la scelta dei suoni, potenti e pieni, che consentono alla chitarra di Marco D’Andrea di spiccare e nello stesso tempo mischiarsi perfettamente agli altri strumenti: a proposito, la band è completata da Fernando De Luca (No More Speech) al basso, Stefano Arrigoni (Planethard) alla batteria ed Alessandro Giulini alle tastiere.

Debutto solista da protagonista per Marco D’Andrea, “Everything I Have To Say…” è un album interessante e di livello, che può essere apprezzato anche da chi non è solito ascoltare dischi strumentali. Nonostante contenga diverse finezze tecniche è immediato, piacevole e fluido per tutta la sua durata: più che un semplice CD, un finale perfetto per un anno professionalmente elettrizzante.




01. Only A Prayer
02. Sandstorm
03. Flying After The Rain
04. The Journey
05. Why
06. Esperanza
07. The Unsaid Words
08. Funk Me Baby
09. Is This Blues?
10. A Deep Breath

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