Trollfest
Brumlebassen

2012, NoiseArt Records
Folk Metal

Recensione di Davide Panzeri - Pubblicata in data: 08/11/12

Ci sono band che hanno la fortuna di esplodere, musicalmente parlando, agli inizi della loro carriera grazie ad un ottimo, ben cesellato e distribuito debut album; ci sono altre realtà che, lavorando operose, come le formichine che accumulano cibo per l’inverno, briciola dopo briciola, riescono a ritagliarsi quello spazio tanto agognato quando l’idea di una band è ancora in fase embrionale. E‘ questo il caso di norvegesi Trollfest che, album dopo album, fatica dopo fatica, giungono al quinto sigillo della loro discografia. “Brumlebassen” è l’ultimo pargoletto che segue di gran carriera i precedenti “Willkommen Folk Tell Drekka Fest!” (2005), “Brakebein” (2006), “Villanden” (2009), “En Kvest For Den Hellige Gral” (2011). Fautori di una proposta musicale che difficilmente può essere catalogata in questo o quel genere (si parte dal black, si passa per il folk, si arriva all’acustico), i Trollfest hanno saputo conquistarsi le attenzioni di molti di noi, creando quella giusta composizione di velocità, cattiveria, umorismo, pazzia, schizofrenia e alcolismo che permea qualsiasi canzone abbiano mai scritto (cito per esempio i versi di animali che vengono costantemente inseriti in ogni disco: dai cani, alle papere, alle mucche e cosi via).

“Brumlebassen”, forse, è il punto più alto raggiunto dal disco d’esordio, quel “Willkommen Folk Tell Drekka Fest” che spiazzò la comunità metal e permise ai Nostri di farsi conoscere al di fuori della loro nazione natìa. Dalle registrazioni casalinghe vere e proprie (ci sono video che dimostrano che più casalinghi di così non si poteva essere: sul divano in salotto, sommersi dal fumo e dalle lattine di birra e bottiglie di superalcolici) si è passati a una produzione più corposa, potente e incisiva; il tempo delle registrazioni di bassa qualità è finalmente (purtroppo per i nostalgici)  finito. L’album, presentato ufficialmente nella suggestiva location del Metal Camp (festival nel quali i Trollfest sono riusciti ad accaparrarsi uno stand tutto loro in riva al torrente), è composto da dodici tracce più la bonus track contenuta nell’edizione limitata.

I brani, come sempre, sono tra i più vari che si possano sperare di trovare. Inutile stare a descrivere le peculiarità delle canzoni, dovete per forza di cosa ascoltare voi stessi e tastare con mano (o forse sarebbe il caso dire orecchio) il prodotto Trollfest. Il trittico iniziale spiazza per aggressività e genialità, strumenti folkoristici si innestano bene e si amalgano con la classiche chitarri sferzanti e batterie a rullo. C’è ovviamente spazio anche per i classici motivetti tutti da cantare come nel caso di “Hevlette”, nonché momenti goliardici come per il brano che fa da apripista del cd e primo video estratto, “Trinkentroll”. “Rundt Bålet” chiude il disco e ci congeda dalla band, riassumendo nei due minuti di durata tutto quello che questi musicisti sono in grado di offrirci (beh, non tutto ovviamente, ma è una buona traccia indicativa), non fatico ad immaginare numerosi circle pit in sede live all’attacco della canzone. Numerosi sono anche gli ospiti presenti nel disco: Vreth dei Finntroll e Mariangela dei Tristania sono sicuramenti quelli più noti e tra quelli da citare.

Non si può non menzionare infine lo splendido artwork e l’ancor più magnifico libretto contente i testi delle canzoni. Impaginato come fosse un’enciclopedia, ci presenta i brani intervallati da interessantissimi grafici e curiosità, vere o meno, sul mondo delle api (ah si, non l’avevo ancora detto ma l’intero album è incentrato sostanzialmente sugli insetti gialli e neri) e dai fotomontaggi con i membri della band. Davvero esilarante.

Un album che prescinde qualsiasi regola, che intrattiene dall’inizio alla fine e che, a parer mio, consacra definitivamente i Trollfest. Provate a dargli un ascolto, ne rimarrete sicuramente folgorati.




01. Brumlebassen
02. Böse Tivoli
03. Illsint
04. Hevlette
05. Finsken, Norsken and Presten
06. Mystisk Maskert
07. Apis Mellifera
08. TrinkenTroll
09. Verboten Kjærleik
10. Bråk
11. Sellout
12. Rundt Bålet
13. Konterbier (Bonus Track)

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