Tiamat
The Scarred People

2012, Napalm Records
Gothic

Recensione di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 08/11/12

Primi anni Novanta, “la fine della storia”, epoca di contaminazioni musicali e di muri che cadono. Fu proprio in quel periodo che alcune promettenti band posero le premesse per la scena metal a venire. Dai defunti anni Ottanta avevano mutuato il gusto per la melodia, ma i punti di contatto col decennio precedente si fermavano lì; ad accomunare queste band erano la provenienza dai confini estremi del metal e una forte propensione alle commistioni con sonorità da sempre considerate tabù come il dark, il folk e l’elettronica. Contrariamente alle aspettative di pubblico e critica, queste band non hanno mai raggiunto il successo commerciale sperato, anche se quasi tutte, in maniera diversa, hanno provato a raggiungere un pubblico “mainstream”, salvo poi ripiegare su rotte più conosciute e consolidare il successo guadagnato. Qualche nome? Therion, Paradise Lost, Amorphis, Moonspell, Anathema e Tiamat, solo per citarne alcune.
 
Di questo nutrito gruppo la band di Johan Edlund è forse quella più dimenticata e allo stesso tempo affascinante. Sembrano davvero lontani i tempi di “A Deeper Kind Of Slumber”, un disco che portò gli svedesi sul tetto del Dynamo Open Air Festival davanti a settantamila spettatori; il look androgino del mastermind svedese aveva shockato il pubblico al pari della sua proposta musicale, autentico manifesto di devozione alla psichedelia spinta. Con il passare degli anni il gruppo si è spostato verso sonorità vicine al gothic rock dei Sister Of Mercy, raccogliendo risultati e consensi a singhiozzo. "The Scarred People" è un’ulteriore tuffo nelle intriganti sonorità di matrice anni ’80, che stavolta concede ampie dimostrazioni di una classe finalmente ritrovata, un efficace mix di dark vecchia maniera (la title-track, “Thunder & Lightning”) e malinconici assoli gilmouriani, arricchito di inserti inattesi come i tre minuti acustici di “Tiznit”, “The Sun also Rises” e la conclusiva “The Red of The Morning Sun”, gradite incursioni nelle atmosfere di “Wildhoney”.
 
“The Scarred People” è l’ennesimo gioiello nero di una band relegata troppo frettolosamente allo status di cult, in cui confluiscono echi di Pink Floyd, Cure, The Sisters Of Mercy e del gothic rock in generale. Un ottimo compendio per quelli che credono che il gothic sia quello dei Nightwish. Il vero gothic, quello malsano e che fa paura, è un drappo nero calato sugli occhi, cucito con mano esperta dai redivivi Tiamat.




01. The Scarred People
02. Winter Dawn
03. 384EKteis
04. Radiant Star
05. The Sun Also Rises
06. Before Another Wilbury Dies
07. Love Terrorists
08. Messinian Letter
09. Thunder & Lightning
10. Tiznit
11. The Red of the Morning Sun

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