Boston
Boston

1976, Epic Records
AOR

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 14/11/12

When I’m tired and thinking cold
I hide in my music, forget the day


Per chi è cresciuto a pane e rock e si ritiene un appassionato, questo nome farà sicuramente ricordare - o meglio rispolverare nei ripiani più alti dello scaffale dove albergano i ricordi della propria gioventù - un gruppo che durante gli anni 70 e 80 scalò le classifiche di vendita e imperversò con i propri pezzi nelle radio di tutto il mondo. Stiamo parlando dei Boston, che con questo debutto omonimo entrarono nella storia del rock radiofonico, altrimenti denominato AOR (acronimo di “Adult Oriented Rock”). Guidati dal carismatico e compianto Brad Delp e dal leader e polistrumentista Tom Scholz, i Nostri portarono alla luce un album che divenne presto un vero e proprio movimento, denominato “arena rock”.

Accompagnato da melodie ben costruite e aggraziate, “Boston” catturò l'attenzione soprattutto grazie ad un buon lavoro di chitarra, strizzando l’occhio alle radio e riuscendo nel difficile intento di coinvolgere le folle, contrastando duramente l'ascesa di un genere molto più giovane come quello del punk. Il disco, oltre ad ispirare band del calibro di Heart e Journey, verrà certificato negli anni a seguire come secondo miglior debutto di tutti i tempi in America.

Le otto tracce in scaletta seguono un unico filo conduttore: la professionalità e quell’appeal radiofonico, mai intruso, che si incastona alla perfezione in ogni singola nota. La doppietta iniziale formata da “More Than Feeling” e “Peace Of Mind” rappresenta il punto di forza di questo debutto. La prima, trainata dalla brillantezza vocale del ritornello, non può non smuovere l'animo dell'ascoltatore nel cantare a squarciagola cercando di ricordare i bei tempi ormai passati. È invece l'incontro tra una chitarra classica ed elettrica ad introdurci alla seconda traccia, che sfocia in un ritornello corale capitanato dalla voce in falsetto del cantante, dotato di un estensione vocale pressoché sopranile. E se “Rock n'Roll Band” è la classica canzone destinata a far leva sul calore del pubblico, forte di una batteria finalmente in rilievo, l'intro sognante e malinconico di “Something About You” e la power ballad finale “Let me Take You Home Tonight” controbilanciano a dovere.

C'è stato un bambino, un bambino come tanti altri, che se ne stava lì immerso in chi sa quali pensieri, ascoltando una cassetta priva anche di copertina - conosceva a malapena i Boston, è vero! - ma mentre il padre lo esortava a giocare a pallone, traeva la forza da quella musica... fino a crederci così profondamente da farla sua, quel bambino è cresciuto con la convinzione che un giorno la musica avrebbe parlato per lui e con lui... Ma questa è un'altra storia.



01. More Than A Feeling
02. Peace Of Mind
03. Foreplay / Long Time
04. Rock & Roll Band
05. Smokin'
06. Hitch A Ride
07. Something About You
08. Let Me Take You Home Tonight

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