A Perfect Day
A Perfect Day

2012, Frontiers Records
Hard Rock

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 20/11/12

Un vero musicista, si sa, vive immerso nel proprio pentagramma, disegnato a propria immagine e somiglianza e dipinto con i colori e le influenze che nel corso della vita la musica gli regala. A volte però si crea una sofferenza, un malessere nel musicista, costretto a reinventare la propria interpretazione delle sette note per andare avanti. Nato proprio come valvola di sfogo, il progetto A Perfect Day vede impegnati in questo debutto omonimo il cantante Roberto Tiranti (qui anche bassista), il chitarrista Andrea Cantarelli e il batterista Alessandro Bissa, tutti componenti dei ben più noti Labyrinth.

Ma cosa ci propongono i Nostri? Quali sono le influenze riconducibili a questo lavoro? Non nominare gli Alter Bridge (anche il logo nell’artwork non si discosta molto dai lavori di Tremonti & co.) e il loro vocalist Myles Kennedy sarebbe un errore; ma lo sarebbe allo stesso modo pensare che questa sia un band-copia. Sì, perché nonostante le influenze hard rock durante l’ascolto facilitino il paragone tra le voci di Myles e Roberto, tutt’altra storia sono i riff di Cantarelli, sempre incisivi, quasi atmosferici, oltre che ben amalgamati alle vocals grintose e - perché no - poetiche che riescono a stamparsi nella mente ad ogni singola canzone. Da segnalare inoltre la perfomance brillante e pulita del batterista, che come un cuore in pieno stato emozionale ci fa scalpitare più di una volta (“Alone And Free”, “Silent Cry”).

Le dieci tracce scorrono via senza nessuno scossone improvviso o particolare, alternando una melodia molto orecchiabile a riff prepotenti - soprattutto nella prima parte - per poi presentarci un animo più struggente con “Waiting On The Edge”; un animo che solo con”Warm Embrace” riuscirà finalmente a scrollarsi di dosso la rabbia e, spogliandosi, ci regalerà quella poesia malinconica che nelle restanti tracce è solo accennata. Arrivati all’ultima traccia, i Nostri ci sorprenderanno nel finale con un intro a tratti Queen-eggiante e corale.

Pur non presentando nulla di nuovo o di particolarmente creativo, gli A Perfect Day confezionano un lavoro apprezzabile, guidato da una naturalezza e da idee valide, ma che in futuro dovrà essere supportato da una maggiore personalità… Peccato per la mancanza di un vero e proprio singolo trascinante, vedremo come si evolveranno le cose in futuro.



01. Another Perfect Day
02. Now And Forever
03. Long Road To Ruin
04. Alone And Free (Rockblind)
05. Silent Cry
06. Under The Same Sun
07. Here We Are Again
08. Waiting On The Edge
09. Warm Embrace
10. We Only Say Goodbye

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