Sound Storm
Immortalia

2012, Scarlet Records
Power Metal

Recensione di Davide Panzeri - Pubblicata in data: 25/11/12

Devo essere sincero, il nome Sound Storm non mi diceva nulla prima dell’assegnazione di questo disco per la recensione. Non so perché e non so come mai, mi ero auto convinto che fosse una classicissima band di power metal teutonico, e pace all'anima mia. Nulla di più falso e sbagliato. E’ bastata una velocissima ricerca su internet per scoprire che i Sound Storm in realtà sono italianissimi e fieri portavoce di quello che posso sicuramente definire il genere che ha fatto conoscere il metallo italiano nel mondo, quel power metal sinfonico, bombastico e melodico à la Rhapsody Of Fire che ha spalancato le porte metalliche. I torinesi non sono dei novellini nel campo e, anzi, hanno già all’attivo un album, tale “Twilight Opera”, pubblicato nel 2009, che  mi darà sicuramente un bel da fare per recuperarlo. Avrete già capito quindi, leggendo tra le righe, che il nuovo prodotto “Immortalia” mi è piaciuto davvero molto.

Messi sotto contratto dalla nostrana Scarlet Records, i Sound Storm danno alla luce un album maturo, sicuro di sé e pieno di energia. La tematica teatrale attorno alla quale ruota tutta la musica e l’ispirazione della band c’è, è consistente e tutto sommato convincente, il suono pieno. bombastico e rhapsodiano pure (spesso per altro mi sono trovato a chiedermi se ci avessero messo lo zampino oppure no). Il quartetto Made in Italy si destreggia con abilità tra orchestrazioni di prim’ordine, arrangiamenti efficaci e brillanti, parti acustiche al pianoforte e selvagge cavalcate prettamente di derivazione power. Date un ascolto alle prime tre tracce: “Immortalia”, “Back To Life” e “The Curse Of The Moon” sapranno stendervi e stupirvi per la loro bontà di scrittura. Il combo italiano si mette in bella mostra subito dal principio per mettere bene le cose in chiaro. Ovviamente non tutto l’album è sparato a 7.000 giri al minuto, c’è anche ovviamente spazio per la classica ballad di turno che sempre si inserisce ottimamente in questi contesti.

È difficile però spiegare in giusta maniera il suono dei Sound Storm, personalmente li colloco a metà strada tra Labyrinth e Rhapsody Of Fire (per altro il disegnatore della copertina è lo stesso ed ha anche lavorato ad alcuni artwork dei Blind Guardian), estremizzando però le peculiarità delle due band. Qualcuno leggendo questo potrà storcere il naso, qualcun altro ne sarà sicuramente attratto, sta di fatto che i torinesi hanno grinta da vendere e lo hanno dimostrato efficacemente in questo “Immortalia”.




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