Tornano sul mercato discografico in italiano gli Strip In Midi Side, e la band salernitana fa decisamente bene a cantare nella nostra lingua, per ragioni finemente sottintese nel meraviglioso contrasto del titolo, ma anche per testi che – contrariamente a quanto lecito aspettarsi proprio da quel titolo – non parlano solo di amore, ma del nostro presente a tutto tondo. Dalla catastrofe a cui si è ridotta la farsa del capitalismo (“Moody’s”), alla farsa sociale dell’erezione a tutti i costi (“V.agra In Tasca”), le liriche di questo “Non Ti Amo Più, Amore” sanno distinguersi per tagliente ironia e metrica sempre decisa ed accelerata.
Già, ma la musica? Purtroppo, qui non siamo su territori così sfavillanti, o meglio: “solito” darkwave rock fortemente venato di pop, riesumato direttamente dagli ‘80s ma con quella produzione cristallina da ‘10s, il tutto a fare carne da macello su quel campo di battaglia iper-popolato di cui si accennava giusto la settimana scorsa in occasione dell’analisi del lavoro dei Newdress (a maggior riprova della veridicità delle nostre parole).
Non c’è bisogno, quindi, di aggiungere che la noia fa presto capolino dietro l’angolo, ed a meno di essere estimatori convinti del genere, troppo poco genera interesse attorno ad una band che deve prendere le sue meravigliose parole e cucire loro addosso una veste sonora ancora più personale e sfiziosa di questa. Pensa: l’essere una goccia in uno sterminato oceano, e sarebbe un peccato, visto che, nonostante tutto, qui di materiale su cui lavorare ce n’è in abbondanza.