Una livida alba invernale. Un cielo pallido e assente che si specchia in acque color ferro. Un orizzonte dalla linea vaga, cancellata dall’imperturbabilità di un mare perfettamente immobile. Non è solo la descrizione dell’artwork di “Early In The Morning”, debutto discografico dei Down To Ground; è anche la sintesi del loro pop carezzevole, delicato e romantico: calma piatta.
Il lato positivo è che questa band trevigiana potrebbe aver scoperto la cura per l’insonnia; quello negativo che, pur contenendo arrangiamenti senza dubbio curati, dalle atmosfere intimiste e riflessive, “Early In The Morning” non strappa alla pelle neppure un brivido. È un controsenso che un disco di ascolto facilissimo e a tratti anche piacevole, con grandi aspirazioni radiofoniche e di vocazione internazionale sia privo dei catchy chorus che potrebbero farne la vera fortuna, ma “Early In The Morning” è anche - e soprattutto - questo. Nemmeno brani più ritmati come “My Life” e “Sick And Tired” riescono a portare un po’ di allegro scompiglio, lacerando tanta patinata e noiosa perfezione, perché non bastano un paio di fraseggi di chitarra più spediti per risvegliare nelle gambe la voglia di ballare. Sbadigli soffocati, dunque, in attesa che la band torni a imbracciare le chitarre acustiche e a regalare melodie concilianti sogni di terre lontane e dolciastre reminiscenze di amori perduti: “I’ll Be There”, “Another Day”, “Last Goodbye” sono tutti inviti a lasciarsi avvolgere dalla calda voce di Michele Cesca e a sprofondare nel più gradevole dei torpori mentre fuori infuria l’inverno. Inviti che si colgono indubbiamente volentieri, ma il cui ricordo difficilmente vivrà abbastanza a lungo da vedere la primavera; è assai più probabile che svanisca prima ancora che la neve abbia smesso di cadere. Nel migliore dei casi, i volti delle melodie di “Early In The Morning” finiranno per coagularsi nella memoria in un’unica impressione confusa; nel peggiore, andranno perduti nel sottobosco del pop, per il quale la deforestazione - crisi o non crisi dell’industria discografica - sembra rimanere un pericolo lontano.
I Down To Ground non tradiranno in tempi brevi il nome che si sono dati nel 2007, e non perché “Early In The Morning” non offra materiale ghiotto per il mercato: riprova di questo è il posto già conquistato da “One Last Time”, primo singolo estratto, nella programmazione di Virgin Radio e di Rock TV. Ma questo è soltanto sollevarsi da terra. E sollevarsi da terra non è volare.
Down To Ground
Early In The Morning
2012, Areasonica Records
Pop Rock
01. One Last Time
02. My Life
03. Early In The Morning
04. I'll Be There
05. Wish I Could
06. No More Lies
07. Back To Those Days
08. Another Day
09. Sick And Tired
10. Last Goodbye
02. My Life
03. Early In The Morning
04. I'll Be There
05. Wish I Could
06. No More Lies
07. Back To Those Days
08. Another Day
09. Sick And Tired
10. Last Goodbye