Down To Ground
Early In The Morning

2012, Areasonica Records
Pop Rock

Recensione di Mia Frabetti - Pubblicata in data: 15/12/12

Una livida alba invernale. Un cielo pallido e assente che si specchia in acque color ferro. Un orizzonte dalla linea vaga, cancellata dall’imperturbabilità di un mare perfettamente immobile. Non è solo la descrizione dell’artwork di “Early In The Morning”, debutto discografico dei Down To Ground; è anche la sintesi del loro pop carezzevole, delicato e romantico: calma piatta.

Il lato positivo è che questa band trevigiana potrebbe aver scoperto la cura per l’insonnia; quello negativo che, pur contenendo arrangiamenti senza dubbio curati, dalle atmosfere intimiste e riflessive, “Early In The Morning” non strappa alla pelle neppure un brivido. È un controsenso che un disco di ascolto facilissimo e a tratti anche piacevole, con grandi aspirazioni radiofoniche e di vocazione internazionale sia privo dei catchy chorus che potrebbero farne la vera fortuna, ma “Early In The Morning” è anche - e soprattutto - questo. Nemmeno brani più ritmati come “My Life” e “Sick And Tired” riescono a portare un po’ di allegro scompiglio, lacerando tanta patinata e noiosa perfezione, perché non bastano un paio di fraseggi di chitarra più spediti per risvegliare nelle gambe la voglia di ballare. Sbadigli soffocati, dunque, in attesa che la band torni a imbracciare le chitarre acustiche e a regalare melodie concilianti sogni di terre lontane e dolciastre reminiscenze di amori perduti: “I’ll Be There”, “Another Day”, “Last Goodbye” sono tutti inviti a lasciarsi avvolgere dalla calda voce di Michele Cesca e a sprofondare nel più gradevole dei torpori mentre fuori infuria l’inverno. Inviti che si colgono indubbiamente volentieri, ma il cui ricordo difficilmente vivrà abbastanza a lungo da vedere la primavera; è assai più probabile che svanisca prima ancora che la neve abbia smesso di cadere. Nel migliore dei casi, i volti delle melodie di “Early In The Morning” finiranno per coagularsi nella memoria in un’unica impressione confusa; nel peggiore, andranno perduti nel sottobosco del pop, per il quale la deforestazione - crisi o non crisi dell’industria discografica - sembra rimanere un pericolo lontano.

I Down To Ground non tradiranno in tempi brevi il nome che si sono dati nel 2007, e non perché “Early In The Morning” non offra materiale ghiotto per il mercato: riprova di questo è il posto già conquistato da “One Last Time”, primo singolo estratto, nella programmazione di Virgin Radio e di Rock TV. Ma questo è soltanto sollevarsi da terra. E sollevarsi da terra non è volare.



01. One Last Time
02. My Life
03. Early In The Morning
04. I'll Be There
05. Wish I Could
06. No More Lies
07. Back To Those Days
08. Another Day
09. Sick And Tired
10. Last Goodbye

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