Sikitikis
Le Belle Cose

2012, Infecta Suoni & Affini
Elettronica/Pop

Recensione di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 03/01/13

Per la musica, già da qualche anno, si prospetta un futuro tecnologico, quasi meccanico, in cui cd e vinili sembrano veramente dei corpi estranei. In un mondo digitale e in continua evoluzione (solo per quanto riguarda la tecnologia, il resto sembra procedere all'indietro come i gamberi) tornano alla ribalta i sardi Sikitikis, che presentano quest’album in via digitale per provvedere - si spera - in futuro al formato fisico. Premettiamo che la proposta dei Nostri si basa - oggi ancor più che in passato - quasi esclusivamente sull’elettronica, oltre a strizzare l'occhio a certo new-reggae italiano impreziosito con pezzi d’autore da fare invidia a qualche cantautore italiano. Le Belle Cose è un album che non si prende troppo sul serio, dove i synth, i ritmi drum & bass e la voce del cantante la fanno da padrone. Totalmente escluse dalla proposta sono le chitarre e qualsivoglia strumento che riporti al rock, ma chi ha saputo apprezzare in passato dischi come “Dischi Fuori Moda” sa benissimo che la proposta della band fa leva su un altro spettro strumentale.


Perché l'amore è pericoloso perché le belle cose sono la morte dei cattivi pensieri e i cattivi pensieri portano denaro nelle tasche delle brutte persone”: viene introdotta così la scoppiettante e plateale title-track, apripista di un album che sa destreggiarsi con molta semplicità anche nei rimandi agli anni 80, come accade in “ La mia piccola Rivoluzione”. Il magico mondo un po’ surreale di “Tiramisù” che esplode in un ritornello molto zuccheroso e influenzato dal pop fa posto alla pressoché strumentale “Apnea”, quasi un puzzle inconcludente senza la successiva “Aria”, che forse la trasforma in una vera e propria traccia, mentre “Hai Fatto Male (A Farmi Bene)” e “Col Cuore In Gola” sono quelle tracce che vorrebbero tanto suonare romantiche e smielate ma in fin dei conti risultano sarcastiche ed orecchiabili.


L’originalità dei Nostri non si discute, sia per quanto riguarda i testi sia per la parte strumentale; certo, però, è che il fattore emozione tende a mancare, nonostante la tracklist sia snella e per niente noiosa. Sarebbe bastato un synth meno giocoso ma altrettanto orecchiabile per portare a casa emozioni diverse... Vedremo cosa combineranno i sardi nella loro prossima impresa e nell'attesa ci auguriamo che la fisicità dell’album diventi al più presto realtà.





01. Le Belle Cose
02. La Mia Piccola Rivoluzione
03. Soli (feat. Sista Namely)
04. Tiramisù
05. Apnea
06. Aria
07. Col Cuore In Gola
08. Hai Fatto Male (A Farmi Bene)
09. La Casa Sull'albero
10. Hey Tu!
11. Amori Stupidi

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