Dopo due album più che soddisfacenti, torna nel panorama musicale la norvegese Issa, questa volta con un album di cover che prende a piene mani dall'AOR più genuino e, in qualche caso, ingiustamente bistrattato. Aviator, 21 Guns, Mark Mangold, Unruly Child ed Atlantic sono alcuni dei nomi che la bionda rocker omaggia in questo "Can't Stop", omaggio tra l'altro più che lodevole e più che riuscito.
Chi ha già conosciuto i precedenti lavori inediti troverà anche questa volta conferma delle doti canore della nostra bella bionda, perfettamente a suo agio tra assoli chitarristici e tastiere altisonanti che ricamano un'atmosfera patinata e tanto cara agli estimatori del genere; il tutto (e la cosa non è poi così scontata) non risulta in alcun modo pacchiano, a conferma del lavoro certosino che Issa ha compiuto assieme alla propria band, composta tra l'altro dagli italiani Alessandro Del Vecchio ed Anna Portalupi, rispettivamente tastiere e basso.
"Can't Stop" è un bell'omaggio alla principale fonte d'ispirazione della bionda cantante norvegese, un graditisismo album per gli estimatori del genere che potranno godere di reinterpretazioni buone, espressive e coinvolgenti. Più in generale, siamo dinanzi un disco ben concepito, ben fatto, ben impacchettato. Bene così.