Blink-182
Dogs Eating Dogs [EP]

2012, Interscope Records
Punk Rock

Nel nuovo EP i Blink-182 continuano a oscillare tra punk rock e new wave
Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 28/01/13

I Blink-182 salutano il 2012 con un EP fresco fresco che continua la progressione verso un sound meno punk e più rock intrapresa ormai dieci anni fa con l'album omonimo e di seguito con “Neighborhoods”, uscito a Settembre 2011.


Dogs Eating Dogs” contiene cinque brani sostanzialmente in linea con l'album più recente del trio californiano, quasi ne rappresentasse un seguito diretto. Secondo lo stile tipico dei Blink, si passa da pezzi scanzonati e poco impegnativi come “When I Was Young” a brani più impegnativi come la title-track “Dogs Eating Dogs” - una versione aggiornata di “Up All Night” per quanto riguarda le tematiche - oppure “Disaster”, che prende in prestito a piene mani dal background di Travis Barker, fatto di hip hop ed elettronica. Di seguito “Boxing Day”, dedicata alla giornata del 26 Dicembre, che nel mondo anglosassone è importante tanto quanto il Natale stesso, prende l'unica piega anomala dell'extended play. Anomala perché quella che doveva essere una ballata acustica dai toni folk è diventata un pezzo estremamente interessante, che mescola appunto le chitarre acustiche con una batteria elettronica e crea un sound molto particolare e accattivante. Unica pecca del brano è che la linea vocale della strofa ricorda tantissimo l'inizio di “All Star” degli Smash Mouth, e considerando che questo è un EP uscito sotto Natale e che questo brano nello specifico tratta di una festa natalizia, il pensiero si rivolge quasi sempre all'inizio di “Shrek”. Agli amanti del grosso orco verde potrà anche sembrare una trovata essere piacevole, ma le risate incontrollate causate dall'associazione mentale potrebbero causare qualche imbarazzo a tutti gli altri. Il tutto si chiude con la quinta canzone qui presentata, “Pretty Little Girl”, che soffre una posizione in tracklist non esattamente ottimale: non essendo il brano più “forte”, relegato come chiusura dà una sensazione di calo di qualità proprio sul finale, col rischio di lasciare l'amaro in bocca.


In conclusione, i Blink-182 non si sforzano più di tanto ma di certo non mancano il bersaglio, pur senza eccellere o lasciare un segno particolarmente marcato. “Dogs Eating Dogs” è un buon EP che manda avanti il solco iniziato ormai un decennio d'anni fa e che passo dopo passo sta portando il trio verso suoni più simili alla new wave che al punk/college rock con cui si sono era fatto conoscere agli inizi degli anni 2000. Di questo passo, il prossimo album ricorderà un album dei Cure dall'inizio alla fine, non solo in qualche canzone qua e là.





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