Il 1981 è l’anno zero per una delle formazioni più grandi della storia dell’hard rock. A Los Angeles sta per essere aperto il vaso di Pandora che sconvolgerà l’universo musicale per oltre un decennio e in questo processo un contributo fondamentale arriva da due ragazzi ambiziosi e talentuosi: Tommy Lee e Nikki Sixx. La coppia di musicisti – batterista il primo, bassista il secondo – decide di formare una nuova band e vengono reclutati per ultimare la line-up il chitarrista Mick Mars ed il cantante Vince Neil. Nascono così i Mötley Crüe e nel giro di pochi mesi vede la luce anche il debutto discografico “Too Fast For Love”, che esce inizialmente per la piccola etichetta Leathür Records. Le 20.000 copie vendute in breve tempo attirano l’attenzione della prestigiosa Elektra Records, che fa firmare un contratto al gruppo e decide di rimixare e ripubblicare l’album (1982), rimescolando l’ordine delle tracce della tracklist ed eliminando un brano (“Stick To Your Guns”).
Il primo disco dei Mötley Crüe segna in modo indelebile la storia del rock e spiana la strada al glam metal che da lì a qualche anno si impadronirà del Sunset Strip. La musica del gruppo californiano è dura, veloce e selvaggia, sporca e dal sound granitico e travolge come un uragano Los Angeles, allargandosi poi a macchia d’olio in tutto il Globo. D’altronde, provate a pensare di essere agli albori degli anni ’80 ed avere tra le mani il vinile di “Too Fast For Love”, toglierlo dalla sua custodia e metterlo sul piatto del vostro giradischi per venire investiti immediatamente dall’incredibile potenza di “Live Wire”. L’effetto sarebbe devastante oggi, figuriamoci oltre trent’anni fa. La canzone diventa ben presto uno dei cavalli di battaglia della band, amatissima dai fan, e finirà molto spesso nelle varie classifiche dei più bei brani hard rock/heavy metal di tutti i tempi. Il debutto discografico dei Crüe parte col botto e si conferma micidiale con l’energia pura che trasuda dalle note di tracce irresistibili e divertenti come “Public Enemy #1”, “On With The Show” e la title-track “Too Fast For Love”. Bruschi stop ed improvvise accelerazioni, adrenalina e riff marmorei fanno di “Take Me To The Top” uno dei brani migliori dell’intero album, mentre “Merry-Go-Round” proietta l’immagine di una giostra che “suona” musica malinconica. Completano la tracklist del disco la melodia cruda e spigolosa di “Piece Of Your Action”, l’hard rock dal passo pesante scandito dai colpi di campanaccio di Tommy Lee di “Come On And Dance” e le atmosfere piuttosto cupe di “Starry Eyes”. Infine c’è “Stick To Your Guns” che “balla” tra le due diverse edizioni di “Too Fast For Love”: strofe martellanti e coinvolgenti portano a ritornelli un po’ spenti, che si dimostrano il punto debole del brano e fanno perdere inevitabilmente mordente.
Laddove l’heavy metal incontra il rock’n’roll nascono i Mötley Crüe, band capace fin da subito di crearsi uno stile ed un sound inconfondibile e lasciare il segno per sempre. La voce nasale e acuta di Vince Neil, il drumming fitto e trainante di Tommy Lee, i riff corposi e penetranti di Mick Mars e l’enorme talento compositivo ed esecutivo di Nikki Sixx diventano presto modello e punto di riferimento per tutti i gruppi hard rock sbocciati a cavallo degli anni ’80 e ’90. I Mötley Crüe, da buona band rock’n’roll, non si fanno mancare niente e, oltre alla musica, droga e sesso sono parte della loro vita quotidiana: negli anni la formazione americana finisce più volte in guai molto seri a causa degli abusi e della vita spericolata, ma tutto questo non fa altro che accrescere il mito dei quattro saints of Los Angeles. Tornando a “Too Fast For Love”, nel 1987 arriva la certificazione di disco di platino da parte della RIAA e nel 2003 viene pubblicata una nuova edizione contenente come bonus track gli inediti “Toast Of The Town” (b-side del singolo “Stick To Your Guns”), e “Tonight” (cover del brano dei Raspberries), più una versione live di “Merry-Go-Round”, la versione originale della canzone “Too Fast For Love” (quella edita da Elektra Records ha un intro diverso) ed infine la “famosa” “Stick To Your Guns”.