Joe Hisaishi
Ni No Kuni: Shikkoku No Madoushi

2011, King Records
Soundtrack

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 31/01/13

In questi giorni, è in uscita sui nostri territori Ni No Kuni in versione Playstation 3, e  non solo sembra che questo videogioco non abbia avuto, un anno prima, una versione per Nintendo DS, ma anche che il prestigioso studio di animazione Ghibli, in cui milita la leggenda Hayao Miyazaki, non abbia mai collaborato all’art direction di un videogioco. Grossolano errore (basta nominare “Jade Cocoon”), ma è certo che è la prima volta in assoluto nella storia che lo Studio Ghibli crede così tanto in un videogame, tanto da mettere al lavoro per la sua colonna sonora Joe Hisaishi, compositore di fiducia di tutte le opere animate di Miyazaki nonché maestro che non si è mai scomodato per nessun altro regista dello studio prima d’ora. Non per Takahata, non per Kondō,  e nemmeno per Goro “figlio-di” Miyazaki. Ma questo non è l’unico fatto eccezionale che circonda questo “Ni No Kuni: Shikkoku No Madoushi Original Soundtrack”; bisogna, difatti, aggiungere anche il fatto che, senza ulteriori indugi e mezzi termini, siamo di fronte al lavoro più significativo di Hisaishi dai tempi delle partiture che arricchiscono – e non di poco – “Spirited Away”.

Chiariamo subito che questa colonna sonora non è certo strabiliante per lo spiccato senso di occidentalizzazione che trasmette: l’Europa è un’influenza presente nelle note di Hisaishi con discreta abbondanza sia nella colonna sonora de “Il Castello Errante Di Howl” che in “Ponyo Sulla Scogliera”. Ciononostante, questi ultimi due lavori per Miyazaki erano ripieni di un fortissimo senso di barocco che appesantiva – e non di poco, again – l’intera struttura sonora, e ciò si traduceva in temi centrali di certo non memorabili (canzone di Ponyo a parte) ed interi brani di contorno che avevano il mero ruolo di fronzoli. Non accade qui, dove il tema principale, posto in apertura, ci pone di fronte un Ennio Morricone al lavoro sul più vertiginoso Menhir irlandese, un tema cantabile e subito amico che viene ripreso poi in un roboante e devastante crescendo su “To The Decisive Battle”, quindi smorzato in tutta la sua disarmante dolcezza nella canzone finale “Fragments Of Heart”, in collaborazione con la carezzevole voce di Mai. Nel mezzo, meravigliose derive nel folk russo, in ruzzoloni affrettati (“Hotroit”) o suadenti e dispettosi clarinetti (“Shizoku”).

Ovviamente, anche in “Ni No Kuni” il contorno al tema principale ed ai brani sopra citati non risulta sempre altrettanto efficace, tuttavia non è questo il principale difetto del lavoro di Hisaishi che, ironia della sorte, soffre semmai dello stesso difetto dell’operato di Level-5 per la mera parte videoludica del titolo, ovvero la scarsa originalità di fondo. Fatto salvo che l’impronta musicale di Joe Hisaishi è un qualcosa di talmente unico e raro, che la si riconosce dal 1984, quando il primo capolavoro “Nausicaä Della Valle del Vento” vide la luce, nei brani composti per “Ni No Kuni” bisogna comunque riconoscere che questo senso di familiarità è sin troppo abbondante. Come su “Morning Of Beginning”, dove ti pare di assistere ad una di quelle albe sulle quali Pazu non vede l’ora di porre il suo squillante saluto di tromba, o in “Miracle ~ Reunion”, troppo simile alla soluzione pianistica adottata per il finale del già citato “Spirited Away”. Ma nonostante i più smaliziati conoscitori del compositore nipponico sapranno già alla perfezione come i violini arriveranno ad abbracciare la melodia del pianoforte e dell’arpa su una “Arie ~ Recollection” pur senza aver ascoltato il brano, è talmente galvanizzante sentire che Joe Hisaishi ha saputo ritrovare la strada della semplicità e della melodia per far tornare a battere forte i nostri cuori di ascoltatori, che non si può davvero non salutare questo lavoro con genuino entusiasmo. Tanto più se si pensa che un enorme fetta di persone è destinata ad entrare nel meraviglioso mondo musicale del Nostro proprio grazie ad un’opera che è tutto meno che minore. E questo nonostante non sia stata confezionata per l’ennesimo capolavoro di animazione di Miyazaki ma per un più “semplice” videogioco (il sottoscritto si dissocia da quest’ultima frase, in quanto ritiene che un videogame sia opera paritaria rispetto ad una qualsiasi altra forma artistica presente sul pianeta Terra).

Lucciconio, quindi, può andare tranquillamente a tener compagnia a Totoro nel suo bosco fatato seguendo i Tatarimokke di Mononoke verso il biplano di Porco Rosso il quale, alimentato dalla magia della gravipietra di Laputa, non vede l’ora di cavalcare i venti della Valle di Nausicaä sperando di non tardare al the di Zeniba in compagnia del Kaonashi. E noi, nel mentre, non possiamo che attendere fiduciosi di sentire note intense come queste in futuro anche al cinema, e non solo dalla Playstation 3 nel nostro salotto di casa.    




01. Ni No Kuni Main Theme 
02. Morning Of Beginning
03. Hotroit
04. Incident Occurrence! 
05. Arie ~ Recollection ~
06. Shizoku
07. Mighty Magic
08. Field 
09. Neko Kingdom’s Town 
10. Desert Kingdom’s Town
11. Imperial March
12. Crisis
13. Tension 
14. Battle
15. Jabo, The Black Wizard
16. Imargen Battle
17. Labyrinth
18. To The Decisive Battle
19. Final Battle
20. Miracle ~Reunion ~
21. Fragments Of Hearts (ft. Mai)

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