“Back To A New Way”: rifiutare, rassegnarsi, scappare e ricominciare. Un concept variegato che fluisce nel tema del viaggio, del percorso formativo, nella presa di coscienza dei limiti dell’istinto umano. Una comunicazione accelerata, urlata e motivata dall’inarrestabile frastuono del silenzio, della sopportazione. Tornano in prima linea i 1000 Degrees e colpisce fin da subito il collegamento concettuale tra dieci canzoni ritmicamente identiche che però trattano di storie differenti, concatenate seppur uniche. Ed ogni storia ha i suoi protagonisti, che viaggiano rapidamente a ritmo della batteria: l'ultima discesa è la pericolosa "Downhill", il percorso inarrestabile intrapreso da chi attraversa la prima fase di una rinnovata maturità.
Se un uomo non abbraccia il proprio passato non ha futuro. Dall’artwork alla botta sonora, passando per un titolo che racchiude un misterioso controsenso a poco a poco svelato brano dopo brano: per quanto riguarda il panorama Punk attuale, “Back To A New Way” è uno degli album più completi e concreti dell’anno, un ottimo esempio di reinterpretazione di un sound graffiante e veloce, ed ha subito acquisito la dimensione internazionale che gli compete. Concluso il tour in Russia e nella penisola scandinava, i genovesi 1000 Degrees guardano al 2014 come all’anno della consacrazione, che con un album così non pare affatto lontana.