Lividity
Used, Abused, And Left For Dead

2006, Epitomite
Death Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 29/03/09

What the fuck!! Scritta in inglese suona meno "maleducata", ma l'espressione colorita che è uscita dalla mia bocca appena inserito nel lettore Used, Abused, And Left For Dead è stata dettata dal grande stupore che i Lividity hanno provocato con il terzo full-length della loro carriera. I Lividity, formazione con una certa fama nell'underground brutal americano con ben oltre dieci anni di carriera alle spalle, tornano dopo ben quattro anni (a causa di problemi personali dei membri e avvicendamenti vari) con un album che svetta sulla stragrande maggioranza delle uscite del settore.

Una line-up completamente stravolta, con il solo chitarrista/cantante Dave Kibler a unire il vecchio corso della band con il nuovo, a cui si aggiungono musicisti di punta della scena tecnicamente molto più preparati rispetto al passato della formazione statunitense, come il fenomenale batterista Jordan "The Violator" Varela (in forza anche nei Lust Of Decay e Domination Through Impurity, oltre ai defunti Debodified), Von Young dei Deaden, chitarra e voce, e il bassista Chris Campbell (anch'esso impegnato dietro al microfono). Nonostante il seguito accumulato negli anni dai Lividity con dischi come ...'Til Only The Sick Remain, i nostri non mi avevano mai colpito più di tanto, nonostante la loro proposta fosse in pieno stile porno/gore americano -quindi marcia e sanguinolenta a dovere- ma priva di quella complessità, schizofrenia e brutalità che contraddistingue Used, Abused, And Left For Dead. Il sound dei nostri è radicalmente mutato, con un incremento sorprendente del livello tecnico delle composizioni, che acquistano una variabilità neanche immaginabile ai tempi delle vecchie release, e velocità mozzafiato nell'eseguire i passaggi più "ignoranti" come i fraseggi più intricati, lasciando immutate le atmosfere perverse che hanno contraddistinto tutta la produzione dei Lividity.

Used, Abused, And Left For Dead è furia cieca che ammorba piano piano, ma che non fa dell'aggressione gratuita e degli assalti in blast beat la principale caratteristica. Dietro ogni brano di questo sorprendete album si percepisce una cura minuziosa in ogni singolo particolare, trasformando brani riccamente articolati in schegge impazzite che si rivelano in tutta la propria bontà ascolto dopo ascolto. Un grandissimo lavoro in fase di scrittura per rendere le tracce incalzanti, immediate, intrise di melodie acide e schizzate, assolutamente imprevedibili nel loro incedere, in equilibrio fra rallentamenti catchy a bordate dalla violenza senza freni. Chitarre multiformi, basso pulsante (e valorizzato a dovere dalla produzione), assalti vocali assolutamente malati, con tutti i quattro componenti della band a porre il proprio contributo (a cui Von Young tocca però svolgere il lavoro principale) con voci dal classico timbro fognato ultragutturale allo scream corrosivo a intricarsi e sovrapporsi apparentemente senza particolare ordine, e su tutti il drumming fantastico di Varela, finalmente più concreto rispetto ai suoi standard, a porre un valore aggiunto a un disco mostruoso, semplicemente mostruoso. Un album che va assimilato necessariamente nel suo insieme, che ha una portata ben diversa di quanto gli mp3 disponibili dal sito ufficiale della band possano rivelare.

Brani tutti ugualmente curati e micidiali, scevri delle parti più groovy che tanto amavano i Lividity del passato, ma tasselli di prodotto molto più maturo, articolato, interessante, distruttivo e ovviamente ironico, con le tematiche porno/gore a chiudere il cerchio perfetto che i Lividity hanno tracciato con questo disco. Irresistibili i testi e alcuni campionamenti inseriti all'inizio di alcune tracce, come la quinta The Cumming of the Trilogy (Pussy Lover pt. 3) -a chiudere una trilogia inaugurata anni fa- in cui due individui poco raccomandabili discutono su come ci si possa divertire sessualmente con polli e galline (ahahaha!!!) o gli ultimi due minuti di Phallic Beat Down (dalla considerevole durata di oltre otto minuti) praticamente estratti dai "filmetti" preferiti di questi malati di mente.

Used, Abused, And Left For Dead è un disco che farà sicuramente la gioia di tutti gli appassionati, composto e suonato come (forse) meglio non si poteva. Privarsi del Lividity del 2006 sarebbe un gravissimo errore.

"Cry and scream as i pump in your ass."




1. Raped for Rent

2. Gore Epitomite

3. Seven19

4. Deviant Pleasures

5. The Cumming of the Trilogy (Pussy Lover pt. 3)

6. Exhibition of Carnage

7. Used, Abused And Left for Dead

8. Hero of Dementia

9. No Time for Lube

10. Stench of Virginity (Sonic Version)

11. The Urge to Splurge

12. Bound in Skin

13. Phallic Beat Down

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