Mutiny Within
Mutiny Within

2010, Roadrunner Records
Metalcore

Recensione di Federico Botti - Pubblicata in data: 04/05/10

I Mutiny Within, giovane band statunitense, sono additati da molta parte della stampa (e dalla stessa loro label, la Roadrunner) come “next big thing” americana. Tante lusinghe sono giustificate? La qualità dell’omonimo disco di debutto di questi ragazzi è davvero così alta? Sì e no.

Come talvolta accade non sempre ciò che viene spinto tantissimo da etichette o testate giornalistiche, creando così tante aspettative, si rivela poi essere all’altezza, deludendo, se non in toto almeno in parte, quanti avevano sperato in una boccata d’aria fresca musicale con quell’uscita. Il disco in questione non è assolutamente da bocciare, tutt’altro; per essere un debutto fa sperare in un futuro più che roseo per questi ragazzi, ma al momento quello che abbiamo di fronte è un album che supera di poco la sufficienza, lasciando poco di rilevante anche dopo svariati ascolti.

I Mutiny Within suonano un ibrido di metalcore, progressive metal, thrash e di accenni addirittura al power. Soprattutto l’unione tra i primi due generi mi ha incuriosito sin da subito, restando, in fin dei conti, la novità più importante portata dalla band. Purtroppo non sono tutte rose e fiori: la struttura dei pezzi è praticamente sempre la stessa, fatta di continue oscillazioni tra le sfuriate metalcore, ritornelli orecchiabili (ma ahimè spesso un po’ monocordi), divagazioni e sbrodolamenti vari tipici del progressive. Tecnicamente ci siamo alla grande: non è un caso che Petrucci e Portnoy (Dream Theater) si siano dilungati in lodi sperticate nei confronti del combo. In effetti i Mutiny Within sanno il fatto loro, riuscendo a farsi ascoltare più o meno piacevolmente sin da subito. Se avessero fatto solo progressive metal probabilmente sarebbero stati dei freddissimi esecutori di melodie ultratecniche, magari fini a se stesse; se fossero stati “solo” un gruppo metalcore probabilmente non avrebbero riscontrato molti favori, forse anche per via del tipico cantato utilizzato nel genere (buona parte delle lyrics sono infatti in clean). Ma unendo i due generi i ragazzi sono riusciti a trovare una buona alchimia, che potenzialmente può ottenere consensi da entrambe le parti.

Mi trovo un po’ in difficoltà a citare i momenti più rilevanti del disco. Come accade per gli album eccezionalmente belli (per i quali non sai mai cosa scegliere quando ti trovi a dover segnalare un pezzo invece che un altro), anche per dischi sufficienti ma nulla più, composti da pezzi più o meno equivalenti qualitativamente, si può essere un po’ indecisi su cosa consigliare. Direi che “Awake”, “Falling Forever”, “Forsaken, Hours” e “Reflection” sono quelli che più mi hanno colpito, ma in definitiva, ascoltandoli bene, non c’è poi molto di più di quello contenuto in qualsiasi altra traccia del disco, più una considerazione soggettiva la mia quindi. Il problema è che dopo tre/quattro ascolti già si è in grado di prevedere lo sviluppo di un pezzo sin dal suo inizio, più volte mi sono trovato a aspettarmi un chorus tiratissimo, con tastieroni di fondo a fare atmosfera e un cantato (bello per carità) potente e melodico, e puntualmente questa mia previsione si è avverata; e l’imprevedibilità dove se ne è andata?

Tiriamo dunque un po’ le somme. Pro: ottima tecnica, gran passione infusa nella composizione dei pezzi, interessante fusione di progressive e metalcore che distacca un po’ i Mutiny Within dalla massa. Contro: generale piattezza dei pezzi che alla lunga si assomigliano un po’ tutti tra di loro (nella peggiore delle ipotesi sembrando addirittura il risultato di copia/incolla di più sezioni), mancanza di imprevedibilità nello sviluppo dei brani che può causare anche la perdita di interesse nei confronti del disco dopo pochi ascolti.

Come detto in precedenza non mi sento affatto di bocciare i Mutiny Within, anzi sono convinto che in futuro ci sapranno riservare ottime sorprese. Dopo tutto in fondo un debutto un po’ acerbo ci può stare, e le basi ci sono per migliorare: sta ai ragazzi scegliere se farlo oppure no.



01.Awake
02.Images
03.Falling Forever
04.Year Of Affliction
05.Forsaken
06.Lethean
07.Oblivion
08.Undone
09.Hours
10.Suffocate
11.Reflections

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