Exhale
Blind

2010, Dark Balance
Grindcore

Recensione di Federico Botti - Pubblicata in data: 04/05/10

Gli svedesi Exhale sono cresciuti a pane e Napalm Death/Nasum, e si sente. Il loro grindcore è veloce, furioso, violento e annichilente, proprio come i loro maestri insegnano, ma si concede anche alcune aperture tecniche di stampo death che donano una certa varietà e qualità in più ai pezzi.

Blind” contiene quindici brani, per una durata complessiva di poco più di mezz’ora (a voi fare una stima della durata media di una canzone). Il disco ha però un grossissimo limite: sembra sempre di ascoltare lo stesso brano. Ascolto dopo ascolto, quella che emerge è infatti una sensazione di grande caos (voluta dal gruppo e insita immagino nel genere da loro suonato), una cacofonia nella quale si avvicendano due voci (uno scream e un profondissimo growl), una batteria che viaggia sempre sparata a mille all’ora con la stessa martellante, mitragliante ritmica, e chitarre che accrescono il marasma sonoro con un tappeto di fondo di varietà pressoché assente. Ed è un peccato questo, perché il gruppo, praticamente in ogni pezzo, inserisce brevi parentesi death (spesso sul finire di ogni canzone) talvolta anche molto piacevoli, che danno un’idea delle doti tecniche individuali dei musicisti. Gli esempi migliori di questo tipo vanno ricercati in momenti come “Turning Blind”, “Sick Addiction” o “Fools”, che beneficiano, soprattutto il primo dei tre (praticamente un brano death) di “alleggerimenti” melodici che influiscono positivamente sull’andamento di tutto il brano.

Il resto come detto non brilla certo per originalità o tecnica generale complessiva, ma di fatto non credo che gli Exhale volessero questo. Un disco perfettamente suonato per i dettami del grindcore, e quindi essenzialmente diretto a tutti gli amanti del genere, che sono sicuro riusciranno a saziarsi con questo “Blind”. Non mi stupirei comunque se gli Exhale riuscissero a conquistarsi anche qualche estimatore in ambito death svedese: dopotutto i Nosti portano con sé anche questa anima, la tecnica c’è, e le parentesi inserite in ogni canzone (alcune anche di pregevole fattura) stanno lì a dimostrarlo.



01.Edge                                                                                                                       02.World of Hate
03.Anger
04.Turning Blind
05.Propaganda
06.Sick Addiction
07.Scream
08.Fools
09.Crushed 10.Swallow
11.Parasiter
12.Humanism
13.Paperwings
14.Erased
15.Spy Tillbaka

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool