Spit Like This
We Won't Hurt You (But We Won't Go Away)

2009, GMR Music Group
Punk Rock

Recensione di Marco Somma - Pubblicata in data: 06/05/10

Gli Spit Like This sono in giro ormai da parecchi anni, anche se quello che abbiamo tra le mani risulta essere il loro primo LP. Versione condensata di una quantità di demo e mini più o meno autoprodotti nell’arco degli ultimi otto anni, “We Won’t Hurt You (But We Won't Go Away)” mette insieme eredità di ogni genere. Potrete sentirci echi di Alice Cooper e Rob Zombie, passando per Marylin Manson ed arrivando ad un’amalgama dal sapore pesantemente old school. Che dire di una simile proposta? Spassosa, se vi piace il genere. I Nostri sono piuttosto abili nel loro mestiere e, anche se scarseggiano un po’ in originalità, le loro doti sono comunque innegabili. Facendo girare il loro primo full length nel lettore si ottiene un bel feeling irriverente, trasgressivo, orecchiabile quanto ed anche più di un disco di Madonna ed impegnativo quanto un fast-food.

“Sex, Drugs & Heavy Metal” apre le danze con un sound da “Notte Con Elvira”. Degna erede ed eco perfetto del punk inglese settantiano, ci aggiunge solo i coretti delle fetish-cheerleader della scuola “sesso droga e rock & roll” che non potevano certo mancare. La sensazione da festa sfascia tutto è già perfettamente costruita. Il mid tempo “Heart Thief” rallenta un po’, ma il ritornello è talmente accattivante che fa comunque la sua parte. Trascurabile invece “Trust Your Instincts”.

“Dead Girl Walking” è una funerea parentesi che si potrebbe riportare a mille precedenti esempi, ma, con tutta franchezza, non ce ne sarebbe motivo. Il pezzo funziona da solo senza riferimenti illustri a sostenerlo (osservazione che si potrebbe tranquillamente estendere a tutto il disco). Il ritmo è tutto sommato molto meno tirato del previsto, ma comunque efficace. Certo c’è da augurarsi che il festino si sia rapidamente spostato su toni psichedelici, o quantomeno che stati alterati della coscienza abbiano ormai preso il sopravvento, grazie alle gioie del sesso o quelle meno nobili dell’alcool… In questo caso gli Spit like this si starebbero confermando come colonna sonora ideale della vostra serata. In caso contrario l’ascolto potrebbe cominciare a farsi faticoso.

Giunti ad “Act Of God” ogni speranza di veder ripartire il cd a ritmi un po’ più vitali e serrati è quasi completamente abbandonata. Vedere bene e non sentire, perché “We Won’t Hurt You”, con il senno di poi, sembra più la colonna sonora di un torture porno che un semplice disco punk rock. L’arte dei nostri è più visiva che sonora: evocativi senza dubbio, salubri neppure per un attimo. Le immagini evocate dai solchi di questo LP sono febbrili, marce e squisitamente vietate ai minori.

“Coming After You” riaccelera un po' la marcia quando ormai ogni speranza era persa. Forse il pezzo arriva un po’ troppo tardi e si ha una leggera sensazione di nausea da mal d’auto, di quelle che ti vengono con troppo alcool in corpo e un paio di curve troppo veloci. D’altro canto, c’è a chi piace uno sballo senza quartiere, di quelli genuini come si concepivano e facevano una volta. Gli ingredienti ci sono tutti e per primo un gran voglia di spassarsela senza pensieri. Resta solo da vedere se c’è ancora gente capace di farlo.

Non possiamo che chiudere citando l’immortale filosofo John Belusci ed il suo Bluto di “Animal House”: “House party!!!



01. Sex, Drugs & Heavy Metal
02. Heart Thief
03. Trust Your Instincts
04. Young, Dumb And Full Of Fun
05. Dead Girl Walking
06. Down On You
07. Pussywhipped
08. Hunt You Down
09. Act Of God
10. Coming After You
11. Top Of The World
12. Sleaze Sells… But Who’s Buying?
13. Trick Or Mistreat
14. Sweet Transvestite (from “The Rocky Horror Picture Show”)

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