The Archetype
The Fallen Grace

2010, Lost Sound Records
Death Metal

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 10/05/10

I fiorentini The Archetype, in attività sin dal 2006, sono giunti al loro debutto con “The Fallen Grace”. I nostri vengono etichettati come una band dedita a sonorità progressive death metal. Mi accingo quindi ad ascoltarli con una certa curiosità, non disdegnando per nulla gruppi somiglianti agli Opeth e tanti altri, con varie contaminazioni nelle proprie sonorità. In breve, ci si rende subito conto di come certi generi e certe scelte stilistiche non siano proprio accessibili a tutti, proprio in virtù del fatto che di band chiamate Opeth ce n'è soltanto una. Lo stessi dicasi per un cantante, ottimo sia nel cantato growl che in quello pulito, che porta il nome di Mikael Åkerfeldt.

E’ abbastanza evidente che questo album di debutto presenti un po’ di difetti che lo penalizzano abbastanza, nonostante sia aggressivo al punto giusto e la tecnica non manchi affatto. Prima di tutto, la voce del cantante Gianluca Rossi risulta poco convincente, sia in growl, ma soprattutto nel cantato pulito (eccezion fatta per le parti più lente e melodiche, come in “Ethereal”): sembrerebbe che non si esprima a piena voce e talvolta sembra quasi incerto. Che questo effetto sia dato dal mixaggio, o da una precisa scelta stilistica del cantante, il risultato non è comunquee soddisfacente. Inoltre, la struttura delle canzoni, pur presentando qualche cambio di tempo e qualche digressione interessante e sicuramente tipica del progressive, alla lunga stanca e si rivela piuttosto derivativa. I brani, salvo delle eccezioni, diventano piuttosto prevedibili: presentano un riff iniziale accattivante, che viene ripetuto svariate volte, per poi introdurre un intermezzo piuttosto tecnico che spesso spazia dal progressive, al thrash ed al death metal, mentre infine viene ripreso il tema iniziale. Un incipit abbastanza spiazzante è costituito dal brano “Blinded By Sand”: puro black metal con tanto di scream ed atmosfere grezze e brutali tipiche di formazioni black metal d’altri tempi, che registravano le proprie demo su cassetta.

Sia chiaro, “The Fallen Grace” non è suonato male, anzi, tecnicamente è pure apprezzabile, ma la ripetitività ed i difetti descritti sopra non lo rendono affatto un debutto brillante e cristallino. Per ora la sufficienza non la raggiungono, attenderò ulteriori sviluppi nella loro carriera, sperando in netti miglioramenti.



01. The Fall
02. Parasites
03. Ghost
04. Ethereal
05. Blinded by Sand
06. Twisted Visions
07. Rise Again
08. Memoria

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