Thunderstorm
Nero Enigma

2010, Dragonheart Records
Doom

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 13/05/10

Ci sono moltissimi modi per mantenere vivo l'interesse nei confronti di una band, e devo ammettere che gli italiani Thunderstorm, con il loro nuovo album, intitolato "Nero Enigma", mi hanno piacevolmente colpito. L'espediente consiste creare un concept attorno ad una serie di omicidi di donne molto diverse tra loro, per poi inserire un indizio in ciascuna canzone, in modo che, ascoltando attentamente l'album, si riesca a comprendere appieno il piano del serial killer. Per gli improvvisati investigatori, ovvero gli ascoltatori, sarà possibile comunicare le proprie "indagini" alla band, tramite un indirizzo e-mail apposito. Un'idea veramente piacevole ed originale, specie se l'album in questione è anche molto gradevole da ascoltare dall'inizio alla fine.


Il quinto album della band bergamasca presenta sonorità spiccatamente doom metal, intervallate da frangenti sorprendentemente aggressivi, tipici dell'heavy metal proprio dei Black Sabbath, che sono tutt'ora un pilastro importantissimo in entrambi i generi sopraccitati e costituiscono - a detta dello stesso cantante e chitarrista Fabio "Thunder" Bellan in sede di intervista - la maggiore influenza per i Thunderstorm, assieme a Saint Vitus e Candlemass. Alla luce di quest'osservazione, in più di un brano mi è parso di sentire qualche lontana somiglianza tra la voce di Fabio e quella del leggendario Ozzy Osbourne, soprattutto in alcuni acuti.


A mio avviso, uno dei punti forti di questo "Nero Enigma" risiede nella batteria di Attilio Coldani, che sorprende e travolge, quando si tratta di usare una martellante doppia cassa, come nell'aggressiva "When April Dies", mentre dimostra buona varietà nell'accompagnare le canzoni più malinconiche e cupe, come la tragica "Monologue" o anche la lunga e funerea "Ophrys", dettando il ritmo dell'headbanging in sede live, lento al punto da provocare il torcicollo. Le atmosfere solenni e malinconiche vengono per un attimo lasciate in secondo piano in certi brani, come "5025", caratterizzata da un riff iniziale più leggero ed in qualche modo privo della pesantezza e della mestizia tipiche della band. Un altro esempio interessante è senza dubbio la particolare "The Trial Of Life", che, onestamente, ho fatto un po' più fatica ad inserire nel contesto di "Nero Enigma": inizialmente la canzone assume una piega decisamente accattivante, secondo i dettami di quel dark rock, dalle atmosfere goticheggianti e romantiche, che oggi è molto apprezzato; verso la fine del brano, però, la lentezza torna a dettare legge, rendendo il brano decisamente più consono agli standard del trio doom. Il lungo viaggio attraverso misteriosi omicidi si conclude con "Modus Operandi", che non è nient'altro che un messaggio lasciato, presumibilmente in una segreteria telefonica, dal serial killer. Ai fini della nostra "indagine", questo brano finale non è assolutamente da trascurare.


Questo lavoro è veramente ben fatto ed omogeneo, indubbiamente lo consiglio agli appassionati di doom metal, ma riuscirà a trovare anche nuovi fan ed estimatori nelle file degli ascoltatori di heavy metal. I Thunderstorm si confermano una band matura, nonché una delle realtà italiane più interessanti in questo genere.





01. Nero Enigma (The Beginning)
02. When April Dies
03. Ophrys
04. 5o25
05. Shallow
06. The Trial Of Life
07. Mechanical Delights
08. Monologue
09. Modus Operandi

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