Il quinto album della band bergamasca presenta sonorità spiccatamente doom metal, intervallate da frangenti sorprendentemente aggressivi, tipici dell'heavy metal proprio dei Black Sabbath, che sono tutt'ora un pilastro importantissimo in entrambi i generi sopraccitati e costituiscono - a detta dello stesso cantante e chitarrista Fabio "Thunder" Bellan in sede di intervista - la maggiore influenza per i Thunderstorm, assieme a Saint Vitus e Candlemass. Alla luce di quest'osservazione, in più di un brano mi è parso di sentire qualche lontana somiglianza tra la voce di Fabio e quella del leggendario Ozzy Osbourne, soprattutto in alcuni acuti.
A mio avviso, uno dei punti forti di questo "Nero Enigma" risiede nella batteria di Attilio Coldani, che sorprende e travolge, quando si tratta di usare una martellante doppia cassa, come nell'aggressiva "When April Dies", mentre dimostra buona varietà nell'accompagnare le canzoni più malinconiche e cupe, come la tragica "Monologue" o anche la lunga e funerea "Ophrys", dettando il ritmo dell'headbanging in sede live, lento al punto da provocare il torcicollo. Le atmosfere solenni e malinconiche vengono per un attimo lasciate in secondo piano in certi brani, come "5025", caratterizzata da un riff iniziale più leggero ed in qualche modo privo della pesantezza e della mestizia tipiche della band. Un altro esempio interessante è senza dubbio la particolare "The Trial Of Life", che, onestamente, ho fatto un po' più fatica ad inserire nel contesto di "Nero Enigma": inizialmente la canzone assume una piega decisamente accattivante, secondo i dettami di quel dark rock, dalle atmosfere goticheggianti e romantiche, che oggi è molto apprezzato; verso la fine del brano, però, la lentezza torna a dettare legge, rendendo il brano decisamente più consono agli standard del trio doom. Il lungo viaggio attraverso misteriosi omicidi si conclude con "Modus Operandi", che non è nient'altro che un messaggio lasciato, presumibilmente in una segreteria telefonica, dal serial killer. Ai fini della nostra "indagine", questo brano finale non è assolutamente da trascurare.
Questo lavoro è veramente ben fatto ed omogeneo, indubbiamente lo consiglio agli appassionati di doom metal, ma riuscirà a trovare anche nuovi fan ed estimatori nelle file degli ascoltatori di heavy metal. I Thunderstorm si confermano una band matura, nonché una delle realtà italiane più interessanti in questo genere.