Apeiron
Among The Lost

2009, Last Scream Records
Death Metal

Recensione di Federico Botti - Pubblicata in data: 17/05/10

Attivi sin dai primi del 2001 e con alle spalle un demo e un EP gli italianissimi (sono di Pavia) Apeiron danno alle stampe in questo 2010 il loro primo LP, “Among The Lost”.

Unendo death melodico (la lezione degli In Flames e dei Dark Tranquillity è stata appresa molto bene da questi ragazzi), paesaggi che molto spesso si estendono in territori progressive e intermezzi ora jazzati, ora acustici, i Nostri confezionano un disco per niente intricato e impossibile da assimilare, nonostante la complessità dei generi proposti (e la caratura tecnica che il gruppo mette in ballo). Certo, abbisogna di qualche ascolto in più del solito per essere assimilato appieno, ma riesce a farsi piacere sin da subito, risultando gradevole sin dalla prima volta in cui si schiaccia il tasto “play”.

“Among The Lost” si sviluppa attraverso dieci tracce , tutte legate tra loro in un continuum che in alcuni casi fa assomigliare il disco più a un insieme di due/tre lunghe suite che a un lavoro formato da dieci pezzi diversi: niente di male, anzi questo procedimento esalta ancor più la classe dei nostri nell’intessere le loro trame, e la loro abilità nel produrre canzoni dal sempre diverso passo e stato d’animo. Proprio per questa caratteristica sopra menzionata il disco non si presta a un’analisi traccia per traccia; in linea di massima gli ingredienti in ogni singolo brano sono sempre gli stessi (una base death e sviluppi progressive, il tutto arricchito da intermezzi jazz o acustici), ai quali aggiungo un’alternanza alle voci (il chitarrista Filippo e il bassista Alessio) in un growl di stampo molto classico, tagliente e non troppo profondo.

E’ comunque necessario sottolineare l’importanza e la bellezza di alcuni momenti (o talvolta anche di intere canzoni) che emergono su tutto il resto. E’ questo il caso di “Hendra”, affascinante in tutta la sua durata, esempio lampante della mutevolezza del suono dei Nostri (cupo e minaccioso, ma anche in grado di aprirsi con intermezzi ariosi e molto ritmati e, in generale, dotato di riff e ritornelli orecchiabili), di “Clutches Of Despair” (splendido il suo finale), di “The Last Page” (forse quella, tra tutte, dotata del miglior intermezzo, un mix fortunatissimo di funky e progressive che sfocia rapido nella chiusura del pezzo, affidata al ritornello), e della title track, canzone che, partendo da un arpeggio di chitarra acustica, si sviluppa in cadenze inizialmente lente, quasi ai limiti del doom ,alternate a ripartenze veloci e emozionanti (in definitiva probabilmente il brano che più mi ha colpito di tutto il platter).

“Among The Lost” è un signor disco, c’è poco da dire. Le dieci tracce proposte dagli Apeiron non presentano significative falle, scampando anche il pericolo di annoiare o di risultare alla lunga simili l’una all’altra. Attenzione a inquadrare i Nostri come “semplice” band death metal però: come più volte detto questi ragazzi contaminano il genere con una serie di influenze che rendono la loro proposta fresca e accattivante anche a chi è cresciuto a pane e Dark Tranquillity (giusto per fare un nome). Dategli una possibilità, fateli crescere nei vostri ascolti, e non ve ne pentirete!



01. Into The Deep

02. Voids Of Breath

03. Hendra

04. Clutches Of Despair

05. The Last Page

06. Scavenging Thoughts (Of Mortality Lost)

07. Red Waters Of Acheron

08. The Crossing

09. Through Me You Enter...

10. Among The Lost

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