Heavy House
Cigarette Break

2009, Autoproduzione
Rock

Recensione di Marco Ferrari - Pubblicata in data: 29/05/10

Per trovare le prime notizie della band meneghina dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al 1999, anno in cui un gruppo di giovanissimi musicisti inizia a muovere i primi passi nel mondo della musica. Come spesso accade il cammino nella crescita artistica e personale è lungo e difficoltoso ed è così che dobbiamo aspettare sino al 2008 per parlare degli Heavy House. È infatti in questo anno che la band trova una sua stabile formazione ed inizia così a meglio definire il proprio sound che, poggiando su consolidate basi rock, si perfeziona e personalizza.

"Cigarette Break" rappresenta quindi non solo l’inizio di una carriera musicale, ma soprattutto un primo momento di verifica per la maturità artistica della band. Il disco vive di una costante tensione tra le sonorità rese celebri da Nickelback, dagli Alter Bridge e dai Creed, che va a costituire un risultato decisamente interessante. Il disco colpisce senza dubbio per la costante qualità dei brani, ad eccezione di un piccolo calo nel finale, ma soprattutto sorprende per come questi quattro ragazzi siano stati capaci di personalizzare la propria proposta musicale. In tal senso non voglio essere frainteso: le influenze si sentono e sono sempre ben presenti, ma gli Heavy House riescono ad aggiungere quel tocco di personalità che, se da una parte permette alla band di mostrare un sound proprio, dall’altro non nasconde le proprie passioni e non spiazza gli amanti del genere. "Cigarette Break" è un album che non nasconde sorprese, ma sa essere semplicemente sanguigno e sincero il cui punto cardinale è sempre il rock più moderno, senza per questo disdegnare piacevoli digressioni in ambito grunge e, più spesso, hard rock.

Purtoppo la produzione non è ottimale e, se da una parte il suono molto cupo dona un’atmosfera piacevole, dall’altra troppo spesso non esalta gli arrangiamenti che risultano troppo timidi e nascosti. Tra i brani che mi hanno maggiormente colpito non posso che citare il trittico iniziale che ha in “Livin’ Without You” un singolo di sicuro successo, potende ed orecchiabile allo stesso tempo.


Un primo capitolo promettente che pone gli Heavy House su di un importante linea di demarcazione che divide i grandi della musica dagli altri: a loro il compito di sorprenderci con il prossimo lavoro e fare un deciso passo nella propria crescita artistica.





01. The Game 
02. Try Again 
03. Livin’ Without You
04. My Last Dream
05. I Want To Live I Want To Die
06. I Got You
07. A Picture Of You
08. Hurricane

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