The Steve Miller Band
Bingo!

2010, Roadrunner Records
Blues Rock

Torna il grande maestro blues rock con un disco delizioso!
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 20/06/10

Non ditemi che non sapete chi è Steve Miller, non costringetemi ai soliti cenni biografici anche per un’icona di tale rilevanza. Tanto per essere chiari, il Gangster americano sta al blues rock così come gli Iron Maiden stanno all’heavy metal, e vi assicuro che il metro di paragone non è né discutibile né sproporzionato. Tra l’altro Steve ha da poco raggiunto i quarant’anni di carriera e superato i trenta milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Non vi basta, lo so, di seguito riassumerò molto (ma molto) in breve la sua vita dedicata interamente al mondo del rock.


Steve Miller è nato il cinque ottobre 1943 a Milwakee (Wisconsin), e dopo essersi trasferito con la famiglia in Texas ha coltivato, grazie alla spinta del padre George e al regalo di suo zio Dale (una chitarra elettrica), l’amore e l’interesse per gli studi sullo strumento. E sapete chi è stato il suo primo maestro? Un amico di famiglia, tale Les Paul, quando Steve aveva appena cinque anni. I primi gruppi messi a curriculum sono stati Marksmen e Ardells, nei primissimi anni sessanta, poi si unisce a Barry Goldberg col quale conquista i primi successi sul campo. La svolta nel 1967 quando prende forma la Steve Miller Band e quando il Maestro comincia a scrivere la storia di un genere, passando dal blues psichedelico (Children Of The Future, Sailor, Number 5) all’hard rock (The Joker), pensando, cercando e trovando soluzioni nuove per l’epoca… fino a sbaragliare le charts americane. E i concerti? Beh, quelli sono il suo cavallo di battaglia.


Prodotto da Andy Johns (Rolling Stones, Led Zeppelin), "Bingo!" è la concretizzazione di una jam session di due anni fa al George Lucas Skywalker Ranch. A sentirlo suonare, già dall’opener radiofonica e primo singolo “Hey Yeah”, Miller fa letteralmente impressione: la sua pennata è di una delicatezza disarmante, il tocco preciso e pulito come quello riscontrato in pochi altri artisti al mondo. Poi c’è il songwriting, più che discreto, ma è chiaro che nei trenta minuti a disposizione si cerca di dare libero sfogo alle sue improvvisazioni: eclettico e versatile come da prassi. Lo stile è quello consolidato nel tempo, il rock ‘n roll proposto è una versione aggiornata di quello a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 (provate a sentire qualche estratto di “Don’t Cha Know” or “Rock Me Baby” e capirete) e ascoltandolo vi ritroverete a viaggiare con la mente, persi tra le immagini di una festa scolastica vintage di fine anno accademico, il juke box dell’Arnolds o tra le location di un Grease qualsiasi. Che ne dite?


In casi come questo, c’è molto poco da commentare e tanto da ascoltare. Bingo! non è il miglior disco blues rock uscito negli ultimi tempi (Eric Sardinas, attualmente, è il numero uno) ma si lascia ascoltare che è un piacere. Steve Miller ha pubblicato un album nel quale si legge non soltanto la voglia irrefrenabile di rock, ma anche la passione per il lavoro unita ad un periodo felice della sua vita. E questo è quanto riesce a trasmettere, assolo dopo assolo, nota dopo nota.





01.Hey Yeah
02.Who's Been Talkin'?
03.Don't Cha Know
04.Rock Me Baby
05.Tramp
06.Sweet Soul Vibe
07.Come On (Let The Good Times Roll)
08.All Your Love (I Miss Loving)
09.You Got Me Dizzy
10.Ooh Poo Pah Doo

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