Lynyrd Skynyrd
Live From Freedom Hall

2010, Roadrunner Records
Hard Rock

Live cd/dvd di un concerto di tre anni fa, tributo agli amici scomparsi
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 18/06/10

Grandi e sfortunati i Lynyrd Skynyrd. Grandi perché il loro southern rock è in assoluto il meglio che da quarant’anni il genere riesce ad offrire, sfortunati perché tra il dramma dell’incidente aereo (1977) e svariate patologie, hanno perso per strada una decina di membri: gli ultimi in ordine cronologico sono Leon Wilkeson (bassista – 2001, problemi epatici), Hughie Thomasson (chitarrista – 2007, arresto cardiaco), Billy Powell (tastierista – 2009, arresto cardiaco), Ean Evans (bassista – 2009, cancro). A memoria, non ricordo un gruppo entrato nella storia del rock più sfortunato dei rockers di Jacksonville (Florida).


Ma nonostante tutto, leggendari. I Lynyrd Skynyrd, escludendo un razionale periodo di sosta durato nove anni tra il ’77 e l’86, sono sempre riusciti a rialzare la testa, proponendo materiale che oggi è vergato sulle pagine degli almanacchi di storia (del rock), basterebbe mettere in rotazione le pluridecorate “Sweet Home Alabama” e “Free Bird” per farvi esclamare: “ah, sono loro”?. Non è tutto, l’ultimo “God & Guns” è, per il sottoscritto, il miglior disco mai composto dalla band per intensità e musicalità: purtroppo non avremo occasione di testarlo dal vivo in questa nuova uscita, "Live From Freedom Hall", cd e dvd riguardanti il concerto tenuto a Louiseville il 15 giugno 2007.

E’ dunque necessario iniziare a parlare del “live”, dapprima notificando che non si tratta di una release a scopi puramente commerciali, il gruppo ha voluto omaggiare gli ultimi due amici e colleghi scomparsi (Evans e Powell, qui presenti coi rispettivi strumenti) con un album che allo stesso tempo mette in mostra le loro grandi qualità. Ermetiche quelle del cantante Johnny Van Zant (fratello minore di Ronnie, rimasto ucciso nell’incidente aereo citato poc’anzi), che tiene il palco con grande disinvoltura pur mettendo in mostra invidiabili doti canore. A conti fatti, il supporto audio-visivo è superiore, perché i Lynyrd Skynyrd sono un gruppo da “vedere” e non soltanto da “ascoltare”, ed è sempre un piacere assistere allo show nello show, mentre si misurano, giocano e infiammano un parterre gremito di fan.

I brani scelti sono tutti classici, si parte con “Travelin’ Man”, poi è il turno di “Workin’”, “What’s Your Name” e “That Smell”, passando per “Simple Man”, pezzo che ha fatto più volte il giro del mondo,  poi “Gimme Back My Bullets”, “Red White And Blue” fino alla chiosa storica firmata “Sweet Home Alabama” e “Free Bird”. Come di consueto, non ci sono momenti di stanca, un pezzo tira l’altro senza inutili pause o rallentamenti ponderati: il gruppo si diverte suonando e i sostenitori americani, a dire il vero fin troppo statici rispetto agli europei, accolgono la scaletta con un tripudio di applausi lungo l’intero concerto.


"Live From Freedom Hall" è un’operazione tutt’altro che scadente, indirizzata alla vecchia guardia ma utile ai neofiti che ancora non conoscono una delle formazioni rock più importanti e influenti di sempre. E il prezzo per aggiudicarsi cd + dvd è certamente competitivo: io me lo riascolto/riguardo e attendo con ansia un nuovo LP di inediti.





01.Travelin’ Man
02.Workin’
03.What’s Your Name
04.That Smell
05.Simple Man
06.Down South Jukin’
07.The Needle And The Spoon
08.The Ballad Of Curtis Loew
09.Gimme Back My Bullets
10.Tuesday’s Gone
11.Red White And Blue
12.Gimme Three Steps
13.Call Me The Breeze
14.Sweet Home Alabama
15.Free Bird

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