Requiem For Paola P.
Tutti Appesi

2010, Imbecillity Kills
Punk Rock

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 22/06/10

Punk rock disincantato e disilluso: i bergamaschi Requiem For Paola P. di certo non lesinano il cinismo in “Tutti Appesi”, spaccato di un’Italia senza futuro. I brani contenuti nell’album (tra l’altro azzeccata e geniale l’idea di trascrivere i testi direttamente sul package come se fossero appunti sparsi e scritti quasi di getto) viaggiano su ritmi sostenuti, rabbiosi, a tratti laceranti, come nei casi dell’ottima opener “Il Diavolo Sulle Colline”, “Esulo 74”, “Marghera” (quest’ultima con vaghi richiami grunge nella ritmica della strofa) e la coinvolgente “Es La Despedida”. Non c’è mai tempo per riprender fiato o quasi e quando il quartetto pare rallentare l’atmosfera della canzone diviene paradossalmente più oppressiva, gli accordi accompagnano un senso di inquietudine e rabbia, come nel caso di “Ventinove” (“Ventinove, le scelte che non ho, sono lame nella schiena”), dove addirittura si ricorre a qualche timida orchestrazione che amplifica adeguatamente il pathos del pezzo.

Nella seconda parte di “Tutti Appesi” la struttura delle canzoni alterna adrenaliniche rincorse di note e cantato a tratti in scream (non sempre necessario, a dir la verità) ad attimi di apparente e malinconica quiete, conferendo una certa varietà all’interno di una stessa composizione (“Hotel Coraggio”, “La Pancia”), segno che la band ha le capacità necessarie per concepire brani piuttosto elaborati rispetto ai canoni del punk rock. La conclusiva “Mare, Dove Affondi” invece ricorda alcuni lavori dei Tre Allegri Ragazzi Morti, e rappresenta l’episodio più equilibrato e placido di tutto il cd. Vi è tempo anche per una ghost track, dove una chitarra accompagna un testo recitato, molto bello ed intimistico, descrivente il senso di inadeguatezza dinanzi alla banale, noiosa ed opprimente società odierna.

Rabbia, disillusione e cinismo imperano in tutto l’album: le liriche non trasudano neppure una microscopica goccia di ottimismo, non una sola parola di speranza per una soluzione per i nostri tempi, banali e soffocanti. Solo rabbia. E purtroppo in molti, troppi momenti, ci si accorge che la descrizione che i Requiem For Paola P. danno del Belpaese è fin troppo precisa.



01. Il Diavolo Sulle Colline
02. Esulo 74
03. Marghera
04. Mecanish
05. Es La Despedida
06. Ventinove
07. La Pancia
08. Hotel Coraggio
09. Mare, Dove Affondi
10. Ghost Track

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool