Setherial
Ekpyrosis

2010, Regain Records
Black Metal

Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 25/06/10

I Setherial? Ah sì, quelli di “Nord”!

Potrà anche essere fin troppo semplicistico, ma quando si ha a che fare con il combo svedese, la cosa che viene in mente è questa. La classica band dall'attitudine di ferro, capace di sfornare un album che potremmo definire senza smentita un capolavoro del black metal, per l'appunto “Nord”, e che poi ha viaggiato tra continui cambi di line-up e dischi dignitosi senza però ripetersi mai.

Anzi, a giudicare dallo zoppicante penultimo lavoro “Death Triumphant”, i nostri erano scesi sotto la fascia dei lavori dignitosi, con il peggior album della discografia. Cosa dobbiamo attenderci dunque dal sesto parto “Ekpyrosis”? Fughiamo ogni dubbio dicendo che i Setherial si sono riappropriati del proprio standard qualitativo, segnando un netto miglioramento rispetto alla precedente release. La formula è semplice, quando le cose non vanno troppo per il sottile, si ritorna parzialmente alle origini e si “pesta di brutto”.

Praticamente scomparse le influenze death, i nostri imbastiscono un vero inferno sonoro in classico stile svedese, con una batteria assimilabile ai colpi di un mitragliatore impazzito, riffing poderoso e sufficientemente tecnico, violenza profusa a fiumi, produzione superpotente, cattiveria, melodie malsane e vocals inumane. Tutti ingredienti di prima qualità per sfornare un prodotto che contribuirà a segnare i timpani dei blackster incalliti, ma che a un giudizio più oggettivo non può certo far gridare al miracolo. Non tanto per il livello del disco, che ripetiamo essere più che buono, con tante canzoni molto efficaci e totalmente distruttive (passare da “A World In Hell” per farsi un'idea), ma per la sostanziale mancanza di novità/sorprese. Inutile sottolineare le affinità con i Dark Funeral, o i Marduk, e più in generale sottolineare la totale ortodossia rispetto ai dogni svedesi del genere.

Un bene per qualcuno, un potenziale tedio per qualcun altro. Attitudine contro mancanza di dare una svecchiata al proprio sound, decidete voi da che parte stare. Comunque “Ekpyrosis” risulta alla fine un buon prodotto, nonostante i continui vorticosi cambi di formazione che lo hanno preceduto, fatto e indirizzato per esclusivamente per i fan. Resta il fatto che se una band al sesto disco viene rievocata quasi esclusivamente per il folgorante debutto/capolavoro e poco altro, vuol dire che siamo davanti a una formazione che non ha molto da offrire, aumentando il numero dei gruppi la cui (eventuale) mancanza non verrà certo rimpianta.



01. A World In Hell
02. Ekpyrosis
03. The Mournful Sunset Of The Forsaken
04. The Devouring Eye
05. Subsequent Emissions From A Frozen Galaxy
06. Thoughts Of Life They Wither
07. Celestial Remains Of The Cosmic Creation   
08. Enemy Of Creation

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