Il Genio
Vivere Negli Anni X

2010, Disastro Records
Indie

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 19/07/10

Ci sono canzoni che possono compromettere la carriera di un artista per sempre, specialmente quando tali canzoni vengono presentate come biglietto da visita di una proposta musicale. Canzoni in un qualche modo traditrici, ingannevoli, sminuenti, canzoni che possono sì garantire un (effimero) boom commerciale all’inizio, ma che non incarnano lo spirito delle band che le hanno originate, formazioni che generalmente hanno ben altro da dire e che vengono quindi fraintese, sminuite, non giudicate per il loro effettivo valore. E’ quello che è successo al duo electro pop Il Genio all’epoca del “Pop Porno”: una canzone leggera, ossessiva, che trattava un tema – la pornografia - che ci riguarda tutti (passivamente o attivamente – e non fate le educande timorate di Dio adesso!), trattato in modo assolutamente scanzonato e vincente. Sponsorizzata a destra e a manca dalla SuperSimo Ventura Nazionale, nonché dal passaparola di YouTube, “Pop Porno”, in realtà, solamente accennava a quello che Il Genio sapeva ricreare con la sua musica: un’atmosfera elettrica, soffusa, potentemente retrò, irresistibile e fascinosamente ancorata alla chanson francese degli anni ’70.

Oggi, a due anni di distanza dall’esordio discografico, arriva questo “Vivere Negli Anni X” e le carte in tavola tornano a cambiare. L'album ci consgena una band intelligente, che sicuramente ha qualcosa di più da dire rispetto ad una nenia buona per la suoneria di un cellulare di un’estate. Fondamentalmente, questo disco è più ancorato agli anni ’70 di quanto lo fosse il precedente: la morbidezza della chansonne francese viene abbandonata per abbracciare atmosfere più drammatiche (“Fumo Negli Occhi”), psichedeliche e giocose (il tardivo manifesto - assolutamente autoreferenziale - della personalità della band, “Il Genio”, non a caso posta come prima traccia), piuttosto che torbidissimi intrighi jamesbondiani a 2 voci (il primo singolo “Cosa Dubiti”, meravigliosa traccia caratterizzata da una chitarra ed un'interpretazione assolutamente incisive). Le novità si manifestano anche tramite una maggiore partecipazione di Gianluca De Rubertis alle voci, a contrastare il sempre soffice e flebile, nonché unicamente sensuale, sospiro di Alessandra Contini, e ricche orchestrazioni che colorano emotivamente i ricercati arrangiamenti sintetici (ma sempre ancorati alle mode di 30/40 anni fa), in un’atmosfera maggiormente rock, pur non essendo quasi per nulla rock, che li avvicina all'anima live del duo (ascoltate “Cosa Pensi” ed “Overdrive”).

Altro fattore significativo di cambiamento è la generale seriosità che mostra questo cd: pur non abbandonando del tutto la voglia di giocare (ascoltate la versione geniesca di “Tropicana” rappresentata da “Tahiti Tahiti”, piuttosto che il ritornello da Casa Vianello di “Amore Chiama Terra”), è chiaro che siamo lontani da atmosfere che si respiravano in abbondanza e con maggiore intensità in passato (vedi canzoni come “Gli Eroi Del Kung Fu” o “Non E’ Possibile”), in favore di situazioni sentimentali in bilico e quadri esistenziali meno pop e leggermente più drammatici, realisti. Questo, per alcuni, potrebbe rappresentare un difetto, difetto che si unisce al fatto che, anche in questo disco, trovano spazio episodi non propriamente memorabili o incisivi (cito, a titolo d’esempio, “Del Lei”e “Non Avrai”).

Ad ogni modo, “Vivere Negli Anni X” è un disco che sicuramente soddisferà i fan del duo retro-electro pop (adoro le definizioni fornite dalle case discografiche, specialmente quando sono azzeccate come in questo caso!), mentre difficilmente saprà chiamare a sé nuovi devoti alla causa de Il Genio, proprio perché manca quella hit facilona e qualunquista che potrebbe creare immediati, numerosi e facili – ma effimeri, ricordatelo! – consensi. Per fortuna, dico io, perché Il Genio è molto più di quello che un senso comune della canzone italiana avrebbe voluto venderci. Un disco da assaporare sino in fondo per quello che è, possibilmente con la mente sgombra da pregiudizi.



01. Il Genio
02. Fumo Negli Occhi
03. Cosa Dubiti
04. Amore Chiama Terra
05. Tu Mi Sai Dire
06. Tahiti Tahiti
07. Del Lei
08. Non Avrai
09. Cosa Pensi
10. Overdrive
11. Sì Per Sempre Mai
12. Dire Mai Più

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool