Il Rockpalast è un tv show tedesco di musica rock che esiste dal lontano 1974 e trasmette in diretta i concerti degli artisti invitati: la lista dei mostri sacri protagonisti del programma nel corso degli anni è sconfinata e tra questi vi è anche il bluesman Paul Butterfield. Oltre a cantare, “Butter" suonava l'armonica e lo faceva divinamente bene, tanto da essere considerato come uno dei migliori e grande fonte di ispirazione per molti altri musicisti. I primi anni della sua carriera sono concentrati nell'Illinois, dove arrivò ad essere uno dei massimi esponenti bianchi del blues di Chicago, ma successivamente il suo nome iniziò a circolare sempre più frequentemente nell'ambiente e il premio per il suo talento furono le partecipazioni ai maggiori festival degli States, su tutti quelli di Newport (1965), di Monterey (1967) e di Woodstock (1969). Butterfield, durante la sua attività artistica, ha condiviso il palco con personaggi del calibro di Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Eric Clapton, B.B. King, Bob Dylan, Muddy Waters e John Mayall, tutti nomi che fanno rima con “storia” se si parla di musica. Purtroppo il bluesman venuto dalla “windy city” scomparve prematuramente nel 1987, all'età di 45 anni, a North Hollywood, in California. Recentemente, nel 2006, Paul Batterfield è stato Inserito nella “Blues Hall Of Fame”, come riconoscimento per la sua grande e prestigiosa carriera.
Tornando a parlare del Rockpalast, “Blues Rock Legends Vol.2” tributa l'artista americano durante la performance regalata agli spettatori dello show televisivo tedesco. Il cd diventa così una piccola perla, che ci riporta nel 1978 in una serata intensa e ricca di musica di alto livello, in cui si esibirono inoltre Alvin Lee e Peter Gabriel. Il disco scorre via tra riff trainanti e assoli elettrizzanti, spesso con botta e risposta tra i chitarristi e l'armonica di Butterfield. Ogni singolo brano diverte e coinvolge, fa battere i piedi seguendo il ritmo, fa scuotere la testa a destra e sinistra: in tre parole, smuove il sangue, come si suol dire. Le note sprigionate dagli strumenti penetrano a fondo e sublime è il lavoro svolto dagli strumentisti Ernst Carter (batteria), Bobby Vega (basso) e i due chitarristi Buzzy Feiten e Peter Atanasoff, quest'ultimo appena diciannovenne all'epoca. Non tutte le canzoni sono però movimentate e c'è anche il tempo di rilassarsi e lasciarsi andare con “It's Alright” e “Just When I Needed You Most”, due lenti toccanti e molto caldi. Guardando al lato più sfrenato della band, sono da sottolineare in particolar modo “One More Heartache”, “Burn Under A Bad Sign”, “Goin' Down”, “New Walking Blues” e “Be Good To Yourself”, in cui riff accattivanti e assoli scatenati di chitarra e armonica si alternano senza sosta. A completamento del cd vi è una traccia che riporta un'intervista fatta dal reporter teutonico Alan Bangs.
Rockpalast è di certo uno di quei motivi per cui viene da dire che la tv non è tutta da buttare e la scelta di pubblicare le performance dei grandi artisti del passato è senz'altro gradita. Questa volta il viaggio alla (ri)scoperta di chi ha scritto pagine importanti nella storia del rock e del blues si è fermato per una sosta alla lettera “B” di Butterfield, musicista eccezionale e dal valore assoluto.
Tornando a parlare del Rockpalast, “Blues Rock Legends Vol.2” tributa l'artista americano durante la performance regalata agli spettatori dello show televisivo tedesco. Il cd diventa così una piccola perla, che ci riporta nel 1978 in una serata intensa e ricca di musica di alto livello, in cui si esibirono inoltre Alvin Lee e Peter Gabriel. Il disco scorre via tra riff trainanti e assoli elettrizzanti, spesso con botta e risposta tra i chitarristi e l'armonica di Butterfield. Ogni singolo brano diverte e coinvolge, fa battere i piedi seguendo il ritmo, fa scuotere la testa a destra e sinistra: in tre parole, smuove il sangue, come si suol dire. Le note sprigionate dagli strumenti penetrano a fondo e sublime è il lavoro svolto dagli strumentisti Ernst Carter (batteria), Bobby Vega (basso) e i due chitarristi Buzzy Feiten e Peter Atanasoff, quest'ultimo appena diciannovenne all'epoca. Non tutte le canzoni sono però movimentate e c'è anche il tempo di rilassarsi e lasciarsi andare con “It's Alright” e “Just When I Needed You Most”, due lenti toccanti e molto caldi. Guardando al lato più sfrenato della band, sono da sottolineare in particolar modo “One More Heartache”, “Burn Under A Bad Sign”, “Goin' Down”, “New Walking Blues” e “Be Good To Yourself”, in cui riff accattivanti e assoli scatenati di chitarra e armonica si alternano senza sosta. A completamento del cd vi è una traccia che riporta un'intervista fatta dal reporter teutonico Alan Bangs.
Rockpalast è di certo uno di quei motivi per cui viene da dire che la tv non è tutta da buttare e la scelta di pubblicare le performance dei grandi artisti del passato è senz'altro gradita. Questa volta il viaggio alla (ri)scoperta di chi ha scritto pagine importanti nella storia del rock e del blues si è fermato per una sosta alla lettera “B” di Butterfield, musicista eccezionale e dal valore assoluto.