Eybec
Espurnes D'Anima

2010, Prikosnovenie
New Age

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 05/08/10

Ci si stava preoccupando ultimamente sulla situazione della label francese Prikosnovénie, precisamente dall’inizio di quest’anno, ovvero da quando l’etichetta ha deciso di intraprendere un’avventura parallela chiamata Mandalia Music, una sussidiaria completamente votata alla meditazione ed al relax che, inaspettatamente, ha sopito anche il nervo fantasioso ed entusiasmante di buona parte degli artisti che, con questa divisione, avevano ben poco a che fare. Direi, quindi, che la preoccupazione non era affatto ingiustificata. Fortunatamente, timidi segnali di ripresa si sono manifestati già con l’ottimo Alizbar & Ann’Sannat ed oggi il risveglio della label francese viene ulteriormente confermato da “Espurnes D’Anima” della spagnola Eybec.

L’ironia la si può cogliere analizzando il taglio dell’opera oggetto di questo articolo, visto che questo disco di placida new age è più adatto alla tranquillità di Mandalia rispetto al bosco fatato di Prikosnovénie, tuttavia questa artista ha confezionato un’opera che sa essere fortemente passionale pur nella sua, soffice, etera e sognante placidità contemplativa. Merito di numerosissimi fattori, tutti sapientemente miscelati all’interno della musica della Nostra: a partire da una chitarra elettrica post rock nello sfondo delle varie composizioni, proseguendo con una sezione ritmica dream pop di chiaro stampo Cocteau Twins, unita tuttavia ad un violoncello assolutamente gotico che richiama le atmosfere plumbee dei Dark Sanctuary e sporadiche corali sintetiche alla Enya, il tutto dominato da una voce soffusa eppure incisiva come quella di Eybec, una voce che sceglie il caldo del catalano su una musica completamente priva della tipica passionalità spagnola, creando un contrasto davvero mirabile. Magnifico, infine, il senso della misura con cui tutti questi ingredienti vengono miscelati, tutto finalizzato alla cura di un prodotto decisamente interessante, un’opera che rifugge la classica trappola dell’album dalle atmosfere tipicamente gothic/ambient ma che per l'occasione sa essere leggero, pur non rinunciando ad una stilla di oscura - ma in qualche modo dolcissima - malinconia.

Inutile per me enunciare dei pezzi ben riusciti: “Espurnes D’Anima” è un disco che va assaporato tutto d’un fiato. Un’operazione tutt’altro che difficile, ve lo assicuro: chiaramente, questo album non può prescindere da una certa predisposizione umorale dell’ascoltatore, ma è anche vero che, una volta premuto il tasto “play”, l’opera sa farsi apprezzare sino in fondo, e proprio grazie a quei lievi, spesso impercettibili, cambi di registro, eterogeneità che sapranno tenere lontano a lungo lo spettro della noia.

Bene Prikosnovénie, a quanto pare sei tornata ad emozionarci come sapevi fare un tempo con i tuoi artisti, continua così!  



01. Aire
02. Quan Can La Nuite
03. El Meu Secret
04. Somni
05. Arpegis Transparents
06. El Camì De L’Heura
07. On Bategui Fort El Cor
08. Terra
09. Una Part De Tu
10. Moments

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