Walter Trout
Common Ground

2010, Provogue/Edel
Blues Rock

Un viaggio musicale attraverso l’America del rock, del blues e del country
Recensione di Erik Molteni - Pubblicata in data: 29/08/10

Il rock/blues, come del resto il country con tutte le sue sfaccettature, è un genere caratterizzato da una produzione di dimensioni oceaniche; ogni anno un numero indecifrabile di artisti produce altrettanti album che vanno ad aggiungersi ai loro predecessori. E del resto diventa difficile anche districarsi in questo affascinante ramo della musica, seguirne le evoluzioni musicali e delle relative band, caratterizzate spesso da scissioni, integrazioni, scioglimenti e via di questo passo.
 

L’album che mi accingo a recensire è l’ultima fatica di Walter Trout, nome che probabilmente ai più dirà poco o niente, ma che in verità è ben impresso nella mente degli amanti di questo genere. Infatti Trout è l’ultimo grande chitarrista ad essersi affermato prima, con i Bluesbreakers del leggendario John Mayall, e poi in veste solista; un artista che si sta dimostrando musicista a 360°, capace non solo di sorprenderci ancora una volta imbracciando la sua sei corde, ma mostrando una maturità compositiva non indifferente. Questa release è la naturale prosecuzione di quanto iniziato nel 2008: allora mutò il nome della sua band da Walter Trout Band in Walter Trout e pubblicò un grande lavoro come “The Outsider”, coadiuvato da musicisti di grande spessore come Kenny Aronoff alla batteria, James Hutchinson al basso e Sam Avila alle tastiere, con John Porter dietro alla console. Un team di tutto rispetto, che però il nostro Walter ha pensato bene di migliorare ulteriormente per il suo nuovo album: ecco allora un autentico fuoriclasse come Jon Cleary in sostituzione di Avila e il gioco è fatto. Il risultato è addirittura superiore al precedente: “Common Ground” all’ascolto dimostra di essere un lavoro ancora più maturo ed incisivo, con un Trout che mette in mostra tutte le sue doti non solo musicali ma anche canore. Infatti se il chitarrista del New Jersey alterna con sapienza i momenti acustici con straordinari riffs da pelle d’oca, riesce altrettanto bene a coniugarli con la sua voce vibrante in pieno stile rock/blues; anzi, in questo lavoro la matrice rock si dimostra preponderante donando alla release una chiara direzione musicale che rende l’album ancora più accattivante. Complice una sezione ritmica da brividi, gli amanti del genere non potranno che scomodare i grandi del passato per fare paragoni con questo album; le sonorità di Jimi Hendrix, degli Allman Brothers Band ma anche dei Little Feat riecheggiano in “Common Ground”, album che però mantiene la propria originalità e la propria freschezza musicale.
 

Straordinario poi sottolineare come lungo tutta la durata della release, caratterizzata da ben 12 brani, non vi siano cali qualitativi: tutto l’intero album è percorso da una notevole qualità compositiva ed esecutiva, merce assai rara nella produzione media musicale. Inutile nasconderlo, sin dai primi accordi dell’opener “May Be Fool” si viene catapultati in un viaggio musicale attraverso l’America del rock, del blues e del country, tre generi che costituiscono l’anima di questo lavoro e di Walter Trout stesso, capace di miscelare sapientemente tutti gli ingredienti tipici di questo affascinante genere musicale che recluta milioni di adepti in tutto il mondo. Accattivanti songs come “Danger Zone”, “Hudson Had Help” e “Loaded Gun”, si intersecano con le classiche ballad del genere qui ben rappresentate da “Her Other Man” e dalla title track, dove Trout mette in mostra tutta la sua classe esecutiva.
 

Cos’altro dire se non invitarvi caldamente all’ascolto di questo album, non solo per gli amanti del genere ma anche per chi, cercando un ottimo album tra gli scaffali del proprio negozio di fiducia, sia alla ricerca di qualcosa capace di catturarlo ed emozionarlo, svincolato dai soliti cliché musicali. In questo caso “Common Ground” farà proprio per voi.





01. Maybe A Fool
02. Open Book
03. Her Other Man
04. Common Ground
05. Danger Zone
06. Hudson Had Help
07. Loaded Gun
08. Song For My Guitar
09. Eyes Of A Child
10. No Regrets
11. Wrapped Up In The Blues
12. Excess Baggage

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