Blackmore's Night
Autumn Sky

2010, Spinefarm Records
Renaissance Rock

Passaggio a vuoto per gli alfieri del Renaissance Rock
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 10/09/10

Anche se tenuta nascosta fino all’ultimo istante, la notizia di Candice Night in dolce attesa, che ha da poco partorito la figlioletta Autumn Esmeralda, poteva non essere considerata intuizione impossibile. Era infatti da un anno intero che dei Blackmore’s Night si era quasi perso traccia, qualche raro saluto dalle pagine facebook, qualche news striminzita sul sito ufficiale, e soprattutto il curioso annuncio sul nuovo disco: “Autumn Sky è il primo album pensato e composto interamente in studio”. Strano, visto che stiamo parlando di una realtà che vive delle composizioni ispirate da viaggi intorno al mondo, da costruzioni antiche e da anfratti incantati.
E il nuovo lavoro non può non essere che una raccolta di brani dedicati alla neonata Autumn Esmeralda, oltre che tributo ad una stagione, l’autunno, fonte di ispirazione dei migliori brani dei menestrelli britannici. Ma quanto hanno realmente inciso il periodo di gestazione di Candice e i relativi pensieri di papà Ritchie sulla buona riuscita della settima operazione discografica?


PRIME IMPRESSIONI

L’album è disponibile, a seconda di chi lo licenzia e lo distribuisce, in jewel case o in digipack con due copertine diverse, entrambe dedicate ai colori autunnali. Per rappresentare la recensione che state leggendo abbiamo scelto la versione marchiata Sony, tralasciando quella firmata Spinefarm che potrete comunque visualizzare cliccando qui.
Inserito il dischetto nel lettore, i primissimi ascolti non danno adito a troppi dubbi: la pausa forzata che ha costretto Ritchie e Candice ad un’altrettanto forzata clausura, ha influito negativamente sulla realizzazione di Autumn Sky, danno non riscontrabile a livello di produzione, certamente appurato nell’insolita claudicante fase compositiva, in netta controtendenza rispetto alla gloriosa tradizione. Ma è opportuno argomentare analizzando le quindici tracce offerte.


L’ALBUM
L’apertura è affidata ad una canzone semplice e diretta, una cover, “Highland”, ben arrangiata e con una melodia a presa rapida, presentata in un ragionevole connubio di atmosfere epiche e ridondanti. Il problema? E’ talmente asciutta da sembrare una sigla dei cartoni animati (una “Robin Hood” di Cristina D’avena tanto per intenderci), niente a che vedere con l’imponente “Locked Within The Crystal Ball With” che apriva Secret Voyage.
 “Vagabond (Make A Princess Of Me)” è un pezzo che ha alla base buona melodia celtica che si ripete, però, per quattro interminabili minuti dopo la classica introduzione di chitarra acustica del Man in Black. La seconda cover in programma si intitola “Journeyman”, un brano piacevole, danzereccio, penalizzato da un raccapricciante suono alla batteria che tanto la fa assomigliare ad una drum machine. Possibile che Squire Malcom possa aver autorizzato un simile effetto sonoro?

“Believe In Me” alza di molto il livello, ballata soffice, toccante e senza fronzoli, condotta alla grande da una Candice Night in leggero calo dopo le straordinarie recenti prestazioni.
E poi “Sake of the Song”, probabilmente il miglior brano del disco che a molti sembrerà nuovo di zecca ma che in realtà è una b-side inserita nel singolo di supporto a Fires At Midnight intitolato “The Times They Are a Changin”. Lo stile è leggermente variato rispetto al pezzo originale, aggiornato al nuovo sound; il ritornello è memorabile, l’assolo di Ritchie Blackmore mirabolante, da solo vale l’acquisto del disco. Qui si ripete per ben due volte il giochetto inaugurato con Ghost Of A Rose, quello di “Queen For A Day pt 1 e 2”, dove al brano portante segue la una strumentale sulla stessa base melodica. Su Village Lanterne era la volta di “Faerie Queen/Faerie Dance”, ora è il turno di “Sake Of The Song/Song and Dance” e di “Darkness/Dance Of Darkness”, quest’ultima doppietta è un punto favore del nuovo arrivato.
Seppur emozionante, “Celluloid Heroes” è l’ennesima cover (brano dei The Kinks pubblicato nel ’72), alla quale si aggiungono anche le ultime due molto lente “Health To The Company”, la cui melodia è ispirata da un pezzo tradizionale irlandese (anche i The Chieftains l’hanno in scaletta) e “Barbara Allen” (qui Candice è fantastica), ballata tradizionale di origine scozzese.
In mezzo quattro brani che “paiono” inediti e che non convincono: “Keeper Of The Flame”, giro insipido a là Rondò Veneziano, “Night At Eggersberg”, una strumentale di serie B se comparata a tutte le altre in discografia, “Strawberry Girl”, un clone di “Far Far Away” presa da Secret Voyage, e “All The Fun Of The Fayre”, discreto brano dalle influenze indiane, stile Beatles del periodo Sg. Pepper.


COMMENTO FINALE
“Autumn Sky” è un album ricco di contenuti ma povero di idee, tanto da spingermi a pensare che sia dovuto uscire in fretta e furia per giustificare l’imminente tour (cosa di cui Ritchie e Candice non avrebbero affatto bisogno). Lo stile e la classe riescono a sopperire alla chiara mancanza di ispirazione, i quindici capitoli che lo compongono suonano infatti Blackmore’s Night dalla prima all’ultima nota, ma la musicalità non è quella dei sei lavori precedenti, che gli sono tutti nettamente superiori, da Shadow Of The Moon a Secret Voyage.


L’elemento armonico è l’assoluto protagonista (in negativo), giri molto simili a tanti già proposti in passato denotano la pochezza di intuizioni vincenti, a testimonianza che la costruzione a tavolino non può essere presupposto a beneficio del gruppo


Un mezzo passo falso che si può concedere anche ai migliori, sperando che la macchina rock rinascimentale torni a funzionare a dovere dal prossimo disco, quando Autumn Esmeralda avrà due anni, quando la situazione familiare si sarà sistemata e quando tornerà l’ispirazione di antica memoria. Quello di oggi, e chi mi conosce sa quanto sia per me doloroso da scrivere, è un passaggio a vuoto, fisiologico e francamente ipotizzabile.





01.Highland
02.Vagabond (Make A Princess of Me)
03.Journeyman (Vandraen)
04.Believe In Me
05.Sake Of The Song
06.Song And Dance
07.Celluloid Heroes
08.Keeper Of The Flame
09.Night At Eggersberg
10.Strawberry Girl
11.All The Fun Of The Fayre
12.Darkness
13.Dance Of The Darkness
14.Health To The Company
15.Barbara Allen

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