Spiritual Front
Rotten Roma Casino

2010, Trisol
Pop Rock

Recensione di Erik Molteni - Pubblicata in data: 12/10/10

Certo che a volte il mondo della musica è proprio strano! Ormai capita sempre più spesso di porsi l’interrogativo del perché band di sicuro valore artistico, trovano sempre maggiori difficoltà nell’imporsi all’attenzione del pubblico nostrano. E il quarto album degli italianissimi Spiritual Front non fa altro che confermare tale tendenza; un vero peccato perché sempre più spesso gli ascoltatori italiani si affrettano ad acquistare lavori di artisti stranieri, spesso di qualità mediocre, trascurando opere di sicuro valore confezionate da artisti di casa nostra. E’ il consumato stereotipo che “l’erba del vicino è sempre più verde”! Ci sembra quindi più che doveroso richiamare la vostra attenzione su “Rotten Roma Casinò”, album che senza ombra di dubbio catturerà l’interesse dei nostalgici del pop-rock anni Ottanta “made in UK”.

Ormai distanti dal folk degli esordi, gli Spiritual Front ci consegnano una release che sicuramente non brilla di originalità e che senza ombra di dubbio risente fortemente delle sonorità di mostri sacri del genere come The Smiths e il Morrissey più ispirato, ma bisogna dare atto alla band capitolina di avere colto il meglio da tali ispirazioni e di averle amalgamate alla perfezione con trame sonore di stampo romantico-decadente. Ed in questo caso sono venute in aiuto le influenze di Tom Waits e Nick Cave, riscontrabili in brani come  “Cold Love (In A Cold Coffin)”, senza tralasciare l’affascinante “Overkilled Heart”, song di sicuro impatto cantata in compagnia di Sonja Kraushofer degli austriaci L'Âme Immortelle. Ma la particolarità dell’album è l’incredibile atmosfera musicale che la band è riuscita a creare, grazie soprattutto ad una produzione perfetta e curata in ogni minimo particolare, oltre che alla meticolosità con la quale sono stati composti gli arrangiamenti musicali, capaci di catapultare l’ascoltatore indietro nel tempo di almeno 25 anni, il tutto eseguito in maniera impeccabile da un’orchestra veramente da applausi. Senza tralasciare poi l’aspetto per così dire letterario della proposta: un songwriting particolarmente ispirato, che lascia intravedere suggestioni letterarie e cinematografiche non indifferenti, le quali non fanno altro che accrescere il valore dell’opera. Ma soprattutto emerge il lato più intimista del frontman Simone Salvatori, autore di tutti i testi dell’album, il quale mostra attitudini di scrittura non indifferenti in pieno stile romantico-decadente, trattando temi mai facili da affrontare ma che sono i capisaldi della poetica artistica della band: l’uomo contemporaneo e la sua disperata ricerca della verità e della propria personalità. L’edizione limitata poi contiene anche un DVD di sicuro valore artistico, con chiari riferimenti alle opere di Pasolini e Fassbinder.

Un lavoro quindi importante, non banale né tanto meno scontato, che però avrà facile presa sull’ascoltatore grazie all’appeal melodico che scorre nelle vene di “Rotten Roma Casinò”. Certo, quando inserirete l’album nel vostro lettore, una certa sensazione di già sentito potrà pervadere la vostra mente; come del resto dobbiamo sottolineare che gli Spiritual Front con questa release non hanno sicuramente inventato nulla di nuovo in ambito musicale. Ma allo stesso tempo, e con la stessa decisione, bisogna dare atto alla band di averci regalato un’opera non banale, costruita e curata minuziosamente in ogni aspetto; ma soprattutto è importante sottolineare la carica artistica dell’album, che permetterà a “Rotten Roma Casinò” di non passare inosservato nel panorama musicale internazionale.



01. Darkroom Friendship
02. Sad Almost A Winner
03. My Erotic Sacrifice
04. Kiss The Girls And Make The Die
05. The Days Of Anger
06. German Boys
07. Odete
08. Black Dogs Of Mexico
09. Song For Johnny
10. Bare Knuckle Boy
11. Cold Love (In A Cold Coffin)
12. Overkilled Heart

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