Slough Feg
The Animal Spirits

2010, Cruz Del Sur
Heavy Metal

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 25/10/10

Devo ammettere, pur essendo fan di tante band heavy metal (soprattutto quelle vere definite "vecchia scuola"), di aver sentito in modo piuttosto superficiale gli americani Slough Feg, molto ammirati per questo stile molto secco e diretto che ricorda proprio quel tipo di band. Poi, aggirandomi per la rete, cercando qualche informazione in più, vedo che questo gruppo è oggetto di vere e proprie sperticate lodi, soprattutto indirizzate al fondatore Mike Scalzi, che aumentano album dopo album. Ora, analizziamo questo "The Animal Spirits".


Se posso essere onesta, a partire proprio da tutte queste critiche positive, mi aspettavo qualcosa di più grintoso e di più vivace. Invece, questo "The Animal Spirits" è piuttosto cadenzato, con pochi, sporadici episodi più veloci e serrati da NWOBHM, come nella conclusiva ed intensa "Tactical Air-War", che vede la partecipazione di Bob Wright dei Brocas Helm. D'altronde, i Nostri preferiscono riff di chitarra ricercati, ritmi ben cadenzati e non forsennati, che lasciano spazio a frangenti più folk, come in "Second Coming", contornata da delicate chitarre acustiche, che rendono l'atmosfera complessiva meno arida, senz'altro più calda e personale. Dopotutto, il nome poteva anche suggerire una qualche propensione a questo genere piuttosto lontano dal metal, dato che è stato tratto da un fumetto che tratta di mitologia celtica. A mio avviso, un ottimo brano è "Materia Prima": dapprima, parte con ritmiche epiche, da marcia militare, (anche se le sonorità piuttosto secche non consentono di parlare propriamente di epic metal, semmai solo di avvicinarcisi e di ricordale), con delle belle chitarre distorte e robuste, per poi sfociare con decisione verso lidi senz'altro più massicci come quelli dell'heavy metal. La struttura delle canzoni è piuttosto lineare e con soluzioni ed idee facilmente prevedibili ed intuibili, ma non scevre di qualità e consistenza. D'altro canto, mi sembra sensato non chiedere innovazione a gruppi simili, anche se temo che quest'album potrà sembrare "povero" nelle atmosfere rispetto a tanti generi metal ben più recenti, barocchi e pomposi. Merita una piccola menzione speciale il buon lavoro del batterista Harry Cantwell, piuttosto presente e non troppo statico, che in più momenti ha saputo avere buon gusto nel riempire ed accompagnare i brani.


Se avete voglia di staccare un po' la spina, tra gruppi che hanno fatto della velocità la loro unica scelta stilistica, gli americani Slough Feg riporteranno la giusta dose di pacata epicità in ognuno di voi. Tra testi ambientati nel medioevo, con qualche riferimento a licantropi (ora tanto di moda assieme ai vampiri), come in "Lycanthropic Fantasies" e lente cavalcate, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo, attraversando a cavallo, tra le brume, i villaggi appartenenti ad epoche apparentemente buie.





01. Trick The Vicar
02. The 95 Thesis
03. Materia Prima
04. Free Market Barbarian
05. Lycanthropic Fantasies
06. Ask The Casket
07. Heavyworlder
08. The Tell-Tale Heart
09. Kon-Tiki
10. Second Coming
11. Tactical Air War (con Bob Wright dei Brocas Helm)

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