Ansoticca
Rise

2010, Rockfeld Records
Symphonic Metal

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 15/11/10

Gli Ansoticca sono una band di recentissima formazione; la loro storia ha inizio poco meno di due anni fa in quel di Berlino, dove la cantante Carie Van Heden e quattro fidi compagni si uniscono per fondare un nuovo progetto che richiami le vecchie glorie del gothic metal con voce femminile (in particolare quelle olandesi), senza tuttavia lasciar per strada un'aggressività presa in prestito da generi molto più estremi ed un songwriting fantasioso e ricco di spunti. Nulla di nuovo sotto il sole, direbbe qualcuno, ed effettivamente sarebbe impossibile dargli torto... Eppure il quintetto teutonico è riuscito nell'ardua impresa di comporre un disco in grado di richiamare su di sé parecchie attenzioni, grazie all'indiscutibile padronanza tecnica dei singoli membri, ma anche e soprattutto grazie a canzoni fortemente ispirate che mostrano un potenziale da non sottovalutare.

Se l'intro sinfonica “A New Day” potrebbe facilmente trarvi in inganno (colpa di qualche strizzata d'occhio di troppo ai padrini Within Temptation), sarà “Endless Sacrifice” a riportarvi in carreggiata con il suo riff corrosivo, la sua batteria rovente e la voce della bella Carie, che spunta con tutta la sua grazia come una rosa nel bel mezzo di un roveto. Interessanti arrangiamenti di tastiera e contrappunti in simil-growl incorniciano un'opener che i fan del genere faticheranno a scrollarsi di dosso, passando il testimone alla più melodica “Heaven Burns”, una canzone fresca e coinvolgente condita da un ritornello iper-melodico dal sentore AOR, ma presto “tradita” da un riff corrosivo e letale. Si cambia nuovamente aria con “Rise”, forse la traccia più ricca di pathos all'interno dell'opera; il brano è inizialmente sorretto da chitarra acustica, violoncello e voce, ma sfocia presto in un anthem rock in costante crescendo che non ha nulla da invidiare a band molto più famose (non è un caso se i Nostri hanno ricevuto apprezzamenti pubblici da parte di Ruud Jolie dei Within Temptation e Johan Van Stratum degli Stream Of Passion, due tra le band più talentuose ed importanti nel genere di riferimento).

Ma le velleità creative degli Ansoticca non si fermano certo qui. “I'm Alive” si districa tra passaggi spigolosi tipicamente gotici e ritornelli ariosi e malinconici al tempo stesso, mentre “Silence” irrompe sulla scena con la sua magniloquenza orchestrale, elemento, questo, che inscena un costante duello con le chitarre di Adrian Delborg. Doppia cassa e riff di scuola thrash animano i ritmi di “Faces (On Fire)”, ma già con “Open Your Eyes” torniamo verso territori più soft, tra melodie quasi incantate ed arrangiamenti celtici che ricordano i Within Temptation di “The Silent Force”, sebbene dal ritornello, epico e dannatamente trascinante, traspaia una personalità già piuttosto definita. “Our Time” è un fantastica chicca symphonic metal, destinata a fare scintille in sede live, passando da momenti di estrema delicatezza ad altri in cui la sessione ritmica sembra voler mettere seriamente alla prova la resistenza fisica dell'ascoltatore. Teatralità e barocchismi la fanno da padrone in “Tears Of A Clown”, un episodio che gli amanti di queste sonorità non potranno fare a meno di apprezzare. Si prosegue per la via maestra con “Open The Gates”, tra sezioni orchestrali di sicuro impatto ed una onnipresente componente heavy e a chiudere il disco ci pensano la semi-ballad “Willing To Believe”, un ottimo palcoscenico sul quale la nostra Carie può esibire tutte le sue doti interpretative, nonché la roboante “Weight Of The World”, un'ottima sintesi di tutte le componenti e dei generi incontrati durante l'ascolto del disco.

I Nostri, tra Germania ed Olanda, stanno già cominciando a portare la loro musica on stage e siamo certi che il pubblico non tarderà ad accogliere la loro proposta a braccia aperte. Con queste prerogative, non possiamo far altro che augurare il meglio a questi ragazzi, sperando che continuino ad appagare il nostro udito e non perdano per strada l'ispirazione che li ha accompagnati sino a questo momento.



01. A New Dawn
02. Endless Sacrifice
03. Heaven Burns
04. Rise
05. I'm Alive
06. In Silence
07. Faces (On Fire)
08. Open Your Eyes
09. Our Time
10. Tears Of A Clown
11. Open The Gates
12. Willing To Believe
13. Weight Of The World

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