Stoneman
Human Hater

2010, Twilight Zone Records
Industrial Metal

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 11/01/11

La press note in nostro possesso ci presenta gli Stoneman come la “dark metal band svizzera n.1”. Dopo averne silenziosamente preso atto, cominciamo a capire cosa si cela dietro a questa intrigante quanto bizzarra definizione: una voce gutturale monocorde, quasi sempre effettata e talvolta intervellata da parentesi clean forse un po' troppo spigolose, chitarre prese in prestito un po' qua e un po' là tra le band più note della scena gothic ed industrial metal (si va dai Rammstein ai più classici Paradise Lost di metà carriera) e le immancabili tastiere futuristiche a condire il tutto con la loro sfacciata anima di plastica. Nulla di nuovo sotto il sole, insomma.

La ricetta, da un certo punto di vista, funzionerebbe anche bene, in quanto il quartetto elvetico dimostra, con questo suo terzo full length, di saper proporre canzoni dirette, coinvolgenti e infarcite di melodie “tamarre” quanto basta per stuzzicare l'appetito di ogni fan dell'industrial metal che si rispetti (una su tutte l'accattivante e punk-oriented “Zombie Zoo”, che vanta la partecipazione di un big del calibro di Wednseday 13). La mancanza di un quid in grado di elevare i Nostri al di sopra della media tende tuttavia a farsi sentire già nella prima metà del disco, che scorre via senza troppi sussulti tra pezzi interlocutori (“Suicide Is A Suicide”) ed altri semplicemente dimenticabili (“Human Hater”, “Built Of Anger”). Piccoli segnali di ripresa fanno capolino in “Sugar Mama”, praticamente un tributo ai gothic rockers finnici The 69 Eyes, o nello zuccheroso singolo di lancio “No Sweet November” (specchietto per le allodole?), ma è veramente poco per gridare al miracolo.

Tirando le somme: la scena è iper-inflazionata e per lasciare un segno indelebile bisogna veramente mostrare gli artigli. La lezione è dura e gli Stoneman, così come tanti altri colleghi, dovranno impararla al più presto.



01. White Star
02. Hope You All Die Soon
03. Zombie Zoo (feat. Wednesday 13)
04. Trail Of Destruction
05. Human Hater
06. Suicide Is A Suicide
07. Built Of Anger
08. Sugar Mama
09. Kendra Comes
10. Let The Beast Come In
11. No Sweet November (feat. Van Velvet)

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