Diego Leanza
I

2010, Autoproduzione
Blues Rock

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 16/01/11

Dopo aver vantato, lungo la sua carriera di strumentista, collaborazioni con artisti del calibro di Cindy Blackman, Carlos Santana e Lenny Kravitz, anche per il chitarrista partenopeo Diego Leanza giunge il momento del debutto discografico solista. “I” è un album che ama raccontare del suo autore, ed è in questa chiave che si spiega perfettamente la definizione blues del lavoro; certo, ovviamente le chitarre qui hanno un ruolo da assolute protagoniste: polverose, ruvide…proprio come la voce di Diego.

Partendo subito, ed in modo assai poco elegante, dall’ambitod ei difetti, proprio la voce di Leanza è il primo segnale negativo che giunge alle nostre orecchie, e non perché il Nostro sia un cantante scarso, ma solo perché Diego non sa sostenere a dovere la vivacità della controparte strumentale, costretto in un tono sì funzionale al lavoro, ma forse eccessivamente monocorde, che stride eccessivamente con la fantasia delle chitarre. Chitarre che schizzano gioiosamente imprevedibili nell’iniziale “Feedback Man”, o intessono atmosfere fortemente ‘70s come in “Senza Fermarsi Un Attimo” e “Lo Spietato”, mentre, acustiche, fanno risuonare perfettamente la melodia del ritornello nella piccola gemma di “In Viaggio”, verso un sapore fortemente USA nella desertica “Marta E La Polvere”.

Certo, bisogna anche lavorare – oltre che su una maggiore varietà vocale – anche su una parte conclusiva meno incisiva rispetto al resto del disco, ma si può comunque concludere che il fattore fondamentale del disco – la passione – non viene eccessivamente compromesso, e traspare comunque nelle tracce di questo lavoro.

Un diamante forse eccessivamente grezzo, Diego Leanza; con un poco di pazienza e tanti passaggi di raffinazione, potrebbe però un giorno splendere a dovere, ed abbagliarci.



01. Feedback Man
02. Senza Fermarsi Un Attimo
03. Io Non Lo Sapevo
04. Marta E La Polvere
05. Lo Spietato
06. In Viaggio
07. Una Vecchia Canzone
08. Madre, tu cosa ne sai?

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool