Red Pill
Sinner's Club

2010, Crash & Burn Records
Nu Metal

Recensione di Marco Somma - Pubblicata in data: 17/01/11

Si sente di continuo gente lagnarsi dello stato di salute della musica nel bel paese. In particolare, stando a sentire gli addetti ai lavori, il genere metal con tutti i suoi affini deve ormai da anni vivere una battaglia estenuante con una malattia terminale. Quanto un simile drammatico quadro corrisponda a verità è cosa ben difficile da definire, certo è che la musica estrema in Italia non trova gioco facile. In un mare ove regna la calma piatta del neomelodico vuoto e (in)offensivo, chi preferisce pericolose cavalcate su mari in tempesta e rotte tracciate tra riff feroci e liriche avvelenate, rischia di morire d’apatia. Qua e là c’è chi però lotta per non soccombere all’insostenibile leggerezza dell’essere che affigge lo stivale e si industria per produrre antidoti capaci di contrastare un simile veleno. Da quel che sembra ascoltando questo “Sinner’s Club” si direbbe che dalle parti di Modena qualcuno stia ottenendo risultati davvero promettenti.

I Red Pill nascono circa quattro anni fa, si fanno strada come cover band tra il thrash e il nu-metal, danno alle stampe un primo demo nel 2007 e finalmente giungono al primo sospirato full-length in questo dicembre 2010. Una crescita rapida e decisamente proficua per il combo Modenese, che sembra deciso a scrollarsi di dosso qualsiasi zavorra culturale, per spiccare il volo verso la tradizione estrema d’oltre oceano. Lungo le dieci tracce di questo primo Lp si possono percepire più o meno chiaramente le influenze di molte delle principali produzioni del genere, a partire dalla metà degl’anni novanta ad oggi. “Forget Not Forgive”, seppur un po’ fuorviante rispetto a quanto seguirà, è un ottima anticipazione dell’energia e del piglio franco che caratterizza il lavoro dei Red pill. Le influenze, volute o meno, sono qui forse da ricercarsi in uno dei lavori meno popolari degli storici Megadeth, quel “Risk” del 1999 che vedeva sperimentazioni cosi mal digerite dai fan. Ad anni di distanza e da parte di una formazione che non deve fare i conti con nome e preconcetti il risultato fortunatamente è tutt’altra storia. Quando si passa a “Love Story” sembra che il thrash voglia lasciare il passo al nu-metal made in Iowa e bisogna ammettere che ci riesce piuttosto bene. Il pezzo è violento e disturbato al punto giusto e riesce nell’importante compito di trattenere nell’ascolto del disco. “Ad Nomine” è il primo gioiellino che incontriamo nel club dei peccatori. Molto meno riconducibile di quanto sentito nei primi due pezzi, fa ben sperare sullo sviluppo di una identità unica e ben riconoscibile nel futuro della band. ”Boom” sembrerebbe una concessione al metalcore che tanto va per la maggiore da qualche tempo. Astuta manovra commerciale o sincera espressione artistica che sia, il pezzo funziona pur non emergendo come uno dei migliori. Nuovo momento di un certo godimento è “Mouthwatering Death” con la sua struttura piuttosto complessa, si allontana rapidamente dai lidi visitati con il quarto brano. Il lavoro alle sei corde è sempre di discreto livello, non eccezionalmente tecnico ma tagliente ed efficace nel riproporre atmosfere e sfuriate made in U.S.A. La voce, pur non colpendo particolarmente ne per personalità ne per virtuosismo, non manca mai di trasmettere il giusto appeal. Va purtroppo sottolineato che degli elementi presenti, è quella che risente maggiormente di una cura solo parziale nella produzione: buoni gli effetti pessima l’equalizzazione. Nota di merito va alla sessione ritmica che fa sfoggio di un ottimo lavoro alle pelli e soprattutto di un eccellente base di basso, denso, preciso e potente.

La pillola rossa proposta dai Nostri non sarà una cura tanto definitiva e rivoluzionaria quanto quella offerta da Morpheus al protagonista di Matrix, non cambierà da sola il mondo privo di sostanza che impera sul mercato della musica italiana, ma di certo ha le proprietà necessarie a risvegliare qualche mente sopita.



01.Forget Not Forgive

02.Love Song

03.Ad Nomine

04.Boom

05.Mouthwatering Death

06.The Noose

07.Head Smasher

08.Caco-phonic Party

09.Useless Existence

10.Always Behind You

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