A neanche un anno di distanza dall’ottimo “Concerto For The Undead” tornano i piemontesi Stigma, stavolta con “The Undertaker EP”. Il disco prende il titolo da uno dei brani migliori dell’ultimo LP (peraltro qui riproposto), canzone accompagnata in questa occasione da altre tre tracce nuove di zecca.

L’EP segue in tutto e per tutto le fila del “fratello maggiore”: stesse tirate linee chitarristiche, le solite ottime melodie, la consueta sessione ritmica tritatutto, per non parlare delle tematiche affrontate, ancora ovviamente legate a quelle già analizzate in “Concerto…”. Difficile dunque andare a giudicare un lavoro del quale, in tutta sostanza, non è che si sentisse poi il bisogno: gli Stigma avevano già dato prova di grande abilità, che bisogno c’era di strafare? Voglia di battere il ferro finché era caldo? Smisurata verve creativa? O qualche canzone che era rimasta in qualche cassetto, quasi un “leftover”, un avanzo delle sessioni di registrazione del lavoro precedente? Forse tutto e niente di tutto ciò, eppure ci troviamo di fronte a quattro brani di cui la metà esatta risultano, tutto sommato, essere degni di “Concerto For The Undead”, ossia “The Undertaker” (guarda caso in esso contenuta) e “We Are The Deceased”, veramente ben fatta e dotata di una linea melodica portante carica al punto giusto e decisamente coinvolgente . “1, 2, 3, 4, Dead!” e “It’s Bullet Time” mancano invece un po’ di piglio, allineandosi sul livello attestato anche dai brani un po’ più “loffi” inseriti nell’album uscito nell’aprile scorso.

Gli Stigma si confermano una tra le band di punta del panorama metalcore tricolore, ma sinceramente non c’era molta necessità di questo EP. Se siete loro fan fatelo pure vostro (acquistandolo direttamente online), altrimenti prendetevi tranquillamente “Concerto For The Undead”, non sarà molto ciò che vi perderete.