Tre Allegri Ragazzi Morti
Primitivi Del Dub

2010, La Tempesta
Dub

Recensione di - Pubblicata in data: 28/01/11

Il trio di Pordenone è oramai uno dei gruppi indipendenti italiani più amati dai rockettari della penisola. Ci aveva anestetizzato con le sue canzoni tarde adolescenziali e sognanti contornate da chitarre rock e testi saturi dei pensieri felliniani del signor Toffolo. Tutta la sua carriera retta sui solidi pilastri di un sound che stava diventando una certezza, un marchio di fabbrica. Stava quasi istituzionalizzandosi in un monumento all'ovvio ma, proprio quando ci si aspettava l'ennesimo disco di scuola Tre Allegri Ragazzi Morti, nel 2010 ci ha regalato quella piccola meraviglia di "Primitivi Nel Futuro". Un album reggae suonato con un'anima rock, un po' Clash de' noi altri, ma la sterzata è coraggiosa, a tratti contagiosa, piena di gentili inni in levare. La virata su un suono più roots poteva sembrare, non so a chi, ruffiana ma, a testimoniarci dell'indiscutibile sincerità dei tre è questo "Primitivi Del Dub", la doverosa versione dub figlia bastarda della precedente fatica discografica. Il piacere di riascoltare le tenui melodie di "Coda Lunga" o "Mina", prodotte e riplasmate a vita nuova dalle sapienti mani della crew Alambic Conspiracy (gruppo di maniaci della console con a capo Paolo Baldini e che comprende gente nota nella scena reggae come B.R. Stylers e Mellow Mood) rimane inalterato, mentre è destabilizzata da disordini raggamuffin' "La Dubbata Delle Ossa", infarcita della pesante presenza di Andrew-I e impacchettata per qualsiasi dance hall. Il disco in sé racchiude i bit dopati di caposaldi come Mad Professor o Lee Perry, trovando nella strana unione con il vigore rock dei friulani un parto gemellare perfetto, una bella bimba con i capelli verdi e un bimbo sorridente con i primi dreadlocks in testa.


Un disco di remix piacevole, forse criptonite per lo zoccolo duro dei vecchi fan dei TARM ma comunque sicuramente degno di rilassati ascolti in cuffia. Unica pecca? Una raccolta del genere dovrebbe per legge uscire nei negozi da giugno in poi. In curiosa attesa dei prossimi passi dei nostri defunti preferiti.





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