Il Tempio Delle Clessidre
Il Tempio Delle Clessidre

2010, Black Widow
Prog Rock

Recensione di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 16/02/11

Questi Il Tempio Delle Clessidre si rivelano interessanti ed intriganti sin da subito, a partire dalla copertina, che rimanda a qualche opera di Giorgio De Chirico. L'ensemble è di certe influenze e sonorità progressive anni '70. Anche perché, uno dei membri fondatori, per la precisione Stefano Galifi, proviene dai Museo Rosenbach, una band che per gli appassionati di prog rock italiano dirà certamente qualcosa.


Nel disco di debutto "Il Tempio Delle Clessidre" si respira un'aria surreale, quella da poeti francesi attorno agli anni '20 (su due piedi mi viene in mente Guillaume Apollinaire) che trasmettono un senso di mistero, a partire dai titoli dei brani. Un tratto caratteristico che mi ha colpito immediatamente è stata la buona scelta ed il buon gusto nell'impiego delle tastiere, che poi si declinano in Hammond, sintetizzatori, pianoforti, organi nel corso del disco, da parte della talentuosa Elisa Montaldo, rivelandosi oltretutto ammaliante anche alla voce. Sostenuti da melodie deliziose e rockeggianti, ben curate e costruite, talvolta lunatiche e ricche di cambi di tempo, l'affresco che viene costruito in questo debutto è affascinante e convincente. "Danza Esoterica Di Datura" dà vita ad un viaggio allucinato e sono proprio gli strumenti che creano l'atmosfera adatta: questo brano va ascoltato ad occhi chiusi, rigorosamente di notte, in sospensione tra razionalità ed irrazionalità. Idem con la calma e melodica "Le Due Metà Della Notte". Nella movimentata "Faldistorum" si ha una delle prove più alte del gruppo, soprattutto a livello di esecuzione tecnica. Vivacità solare e calma notturna e surreale si alternano in una danza elegante scevra da passi falsi o da esagerazioni volte al narcisismo dei musicisti.


Ascoltando con cura questo full-length ho come avuto la sensazione che non ci sia solo progressive rock d'altri tempi, ma anche uno sguardo rivolto al futuro. Mi sovvengono le parole "ricordare, per innovare", nell'idea che Il Tempio Delle Clessidre abbracci la tradizione e la modernità del progressive rock, rendendo comunque fruibile e leggera la propria opera. Ad ogni modo, l'elemento di freschezza viene dato anche dalla voce di Stefano Galifi, che mi rimanda (sperando non sia mai un'offesa, ma un complimento) all'apprezzato Enrico Ruggeri.


Per chi ama gruppi blasonati di progressive rock, non si dimentichi mai di dare una possibilità alle nuove leve e questa sognante band non è affatto da sottovalutare. Ne rimarrete affascinati.





01. Verso L'Alba
02. Insolita Parte Di Me
03. Boccadasse
04. Le Due Metà Della Notte
05. La Stanza Nascosta
06. Danza Esoterica Di Datura
07. Faldistorium
08. L'Attesa
09. Il Centro Sottile
10. Antidoto Mentale

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